Pioggia di multe a L'Avana: Fino a 16.000 pesos a lavoratori autonomi e venditori ambulanti

Sono state rilevate violazioni dei prezzi, vendita di prodotti scaduti e esercizio illegale del lavoro autonomo. Le sanzioni hanno incluso la vendita forzosa a prezzi ufficiali.


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In mezzo a un'offensiva nazionale contro le illegalità, il governo cubano ha imposto una serie di multe all'Avana a cuentapropistas, venditori ambulanti, mipymes e piccoli negozi, alcune delle quali arrivano fino a 16.000 pesos cubani (CUP).

Le sanzioni fanno parte del II Esercizio Nazionale di Prevenzione e Lotta contro il Crimine, la Corruzione, le Illegalità e le Indisciplina Sociali, che si svolge questa settimana in tutto il paese sotto il controllo del Partito Comunista e del Ministero dell'Interno.

Secondo quanto riportato dal Consiglio di Amministrazione del comune di Plaza de la Revolución, le ispezioni hanno portato a più di una dozzina di multe per violazioni come vendite a prezzi non autorizzati, prodotti scaduti e esercizio illegale del lavoro autonomo.

Le sanzioni oscillano tra i 5.000 e i 16.000 CUP, e alcune hanno incluso misure di vendita forzata a prezzi ufficiali.

Tra i casi più notevoli figurano:

Un'attività non statale in calle 19, che vendeva pollo a 330 CUP al chilo -sopra il prezzo ufficiale- e pane senza mostrare i prezzi al pubblico, è stata multata con 13.000 CUP.

La mipyme Río Luz è stata multata con 8.000 CUP per aver venduto riso scaduto.

Il punto di vendita To' Rico ha ricevuto un'altra multa di 8.000 CUP per aver commercializzato malta e paste alimentari a prezzi non autorizzati.

Il locale El Recanto, situato tra 17 e 10, è stato sanzionato per la vendita di prodotti scaduti.

Diversi carrettieri sono stati multati per non aver mostrato i prezzi o per aver venduto prodotti agropecuari a prezzi superiori ai valori consentiti, con multe comprese tra 5.000 e 8.000 CUP.

I casi più gravi si sono verificati nella via pubblica, dove i venditori ambulanti privi di licenza sono stati multati fino a 16.000 CUP ai sensi del Decreto-Legge 91.

Alcuni, inoltre, hanno affrontato multe aggiuntive di 8.000 CUP per prezzi speculativi o per non aver esposto i prezzi dei prodotti, specialmente nella rivendita di alimenti come patate e sigarette.

In diversi di questi interventi sono state applicate misure di vendita forzosa, obbligando i venditori a offrire i loro prodotti a prezzi ufficiali.

Le autorità hanno ribadito che queste azioni mirano a "preservare l'ordine, contrastare pratiche speculative e proteggere il popolo da prezzi abusivi", e hanno avvertito che le ispezioni continueranno.

La notizia ha generato polemiche sui social network, dove alcuni cittadini difendono la necessità di controllare la speculazione, mentre altri criticano l'approccio repressivo verso il settore privato e i lavoratori informali.

Sebbene non siano state fornite cifre esatte su quante multe o arresti siano stati effettuati finora, il dispiegamento delle forze del regime e la pubblicazione dei risultati sui media ufficiali evidenziano un obiettivo più ampio: rafforzare il controllo statale in mezzo a una profonda crisi economica e a un crescente malcontento popolare.

I critici sottolineano che l'enfasi sulle azioni punitive è un riflesso della mancanza di soluzioni strutturali e una forma di deviare l'attenzione dal deterioramento del potere d'acquisto e dalla scarsità generalizzata.

Nel frattempo, piccoli commercianti e lavoratori autonomi si sente sempre più soffocati tra l'informalità e la repressione.

Domande frequenti sulle multe ai lavoratori autonomi e ai venditori ambulanti a Cuba

Perché il governo cubano impone multe così elevate a cuentapropisti e venditori ambulanti?

Il governo cubano impone multe elevate come parte di un'offensiva nazionale per affrontare pratiche speculative e proteggere il popolo da prezzi abusivi. Queste sanzioni si inseriscono nel II Esercizio Nazionale di Prevenzione e Contrasto al Crimine, alla Corruzione, alle Ilegalità e alle Indiscipline Sociali, sotto il controllo del Partito Comunista e del Ministero dell'Interno. Le multe mirano a regolamentare il commercio di prodotti di base e correggere le distorsioni economiche, anche se hanno suscitato polemiche per il loro approccio repressivo nei confronti del settore privato.

Quali sono le sanzioni più comuni applicate alle imprese private a Cuba?

Le sanzioni più comuni per le attività commerciali private a Cuba includono multe per la vendita di prodotti a prezzi non autorizzati, la commercializzazione di prodotti scaduti e l'esercizio di attività economiche senza licenza. Le multe variano tra i 5.000 e i 16.000 pesos cubani (CUP), e in alcuni casi vengono imposte misure di vendita forzosa a prezzi ufficiali. Queste sanzioni fanno parte di una strategia del governo per controllare l'inflazione e il mercato nero.

Che cos'è il Decreto Legge 91 e come influisce sui venditori ambulanti a Cuba?

Il Decreto Legge 91 regolamenta le contravvenzioni nell'esercizio del lavoro autonomo, delle micro, piccole e medie imprese e delle cooperative non agricole. Questo decreto viene utilizzato per imporre multe ai venditori ambulanti che operano senza licenza o che stabiliscono prezzi speculativi sui loro prodotti, come nella rivendita di alimenti. Le sanzioni previste da questo decreto possono arrivare fino a 16.000 CUP, riflettendo la politica del governo di mantenere un controllo rigoroso sul commercio informale.

Qual è stata la reazione della popolazione cubana di fronte alle multe e alle sanzioni imposte dal governo?

La reazione della popolazione cubana è stata mista; mentre alcuni cittadini difendono la necessità di controllare la speculazione per proteggere i consumatori, altri criticano l'approccio repressivo verso il settore privato e i lavoratori informali. I social media sono stati uno spazio di dibattito dove si manifestano sia il supporto sia il malcontento verso queste misure, riflettendo la complessità della situazione economica e sociale nel paese.

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Redazione di CiberCuba

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