La domanda sbagliata della figlia del creatore di Trofin

L'errore nella domanda della figlia del Dr. González Hernández non è di logica, ma di approccio. Non dovrebbe mettere in discussione perché suo padre non riceve un'auto dal governo, ma piuttosto perché suo padre non è riuscito ad acquistare l'auto che desidera con il suo lavoro onesto e di successo.

In qualsiasi paese con un'economia funzionale, gli scienziati che fanno contributi come il Trofin non devono dipendere da elemosine dello Stato. Le loro scoperte e sviluppi generano entrate legittime, consentendo loro di migliorare la propria qualità di vita e ricevere un riconoscimento reale, non solo "diplomi" e menzioni vuote. Non devono supplicare per un'auto; se la comprano con il loro stipendio.

In qualsiasi paese con un'economia funzionale, gli scienziati che fanno contributi come il Trofin non devono dipendere da elemosine dello Stato

Lo stesso vale per gli atleti. Un atleta d'élite non ha bisogno che il governo gli "regali" nulla. I suoi successi nelle competizioni internazionali, i contratti con i club sportivi e le sponsorizzazioni gli permettono di acquisire ciò che desidera. In paesi normali, il successo si traduce in giuste ricompense economiche, non in "favori" da parte del governo.

Il problema è che a Cuba, il governo ha distrutto la possibilità che il successo individuale si traduca in prosperità personale. Non permette a nessuno di prosperare per conto proprio, poiché il successo economico personale al di fuori del controllo del regime rappresenta una minaccia diretta per il suo potere.

Finché i cubani continueranno ad aspettarsi "regali" dal governo, rimarranno intrappolati nello stesso ciclo di miseria. Ciò che dobbiamo esigere non è che il governo ci dia più cose, ma che ci permetta di guadagnarcele con il nostro impegno.

Cuba non ha bisogno di ulteriori elemosine statali. Necessita di libertà economica, diritti di proprietà e di un sistema in cui ciascuno possa prosperare secondo la propria capacità e il proprio impegno, non in base alla propria sottomissione al potere.

Basta vivere di briciole!