La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha annunciato martedì che il suo governo impone misure tariffarie e non tariffarie in risposta alla decisione degli Stati Uniti di applicare una tassa del 25% sulle importazioni messicane.
Durante una conferenza stampa, Sheinbaum ha definito la misura -entrata in vigore oggi dopo essere stata rinviata- come "inconcepibile"; ha avvertito che porterà conseguenze negative per entrambe le nazioni e ha anticipato che la risposta della sua nazione sarà conosciuta domenica 9 marzo.
Nel video pubblicato dall'agenzia AP sulla rete sociale X, la leader ha definito "offensivo e diffamatorio" il comunicato emesso da Washington che giustifica i dazi sulla base di un'assenza di azione nella lotta contro il narcotraffico e la migrazione incontrollata.
"È inconcepibile che non si tenga conto del danno che si sta per causare sia ai cittadini che alle aziende degli Stati Uniti a causa dell'aumento dei prezzi degli articoli prodotti nel nostro paese, così come del danno che si verrà a creare fermando la creazione di posti di lavoro in entrambi i paesi", ha dichiarato Sheinbaum.
Le ritorsioni commerciali saranno annunciate in un evento pubblico in Piazza Centrale a Città del Messico. Sebbene non siano stati forniti dettagli specifici, si prevede che il governo adotti dazi su prodotti chiave di esportazione statunitensi.
Por parte sua, il governo canadese, guidato dal primo ministro Justin Trudeau, ha risposto con misure di rappresaglia contro i dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump.
Ottawa ha implementato dazi del 25% su beni statunitensi per un valore di 30.000 milioni di dollari canadesi e ha annunciato che presenterà cause presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e il Trattato tra Messico, Stati Uniti e Canada (T-MEC).
Trudeau ha definito la decisione di Trump come "un'aggressione economica" e ha assicurato che l'amministrazione statunitense cerca di far collassare l'economia canadese per facilitare la sua annessione agli Stati Uniti.
Con l'escalation delle tensioni commerciali, la relazione tra Messico, Canada e Stati Uniti si trova in un punto critico, con ritorsioni tariffarie che potrebbero avere un impatto significativo sulle economie dei tre paesi.
Trump e la sua idea sull'impatto dei dazi sui prezzi negli Stati Uniti.
Il 28 febbraio, il presidente Donald Trump ha minimizzato le preoccupazioni riguardo all'impatto dei dazi su diversi paesi - tra cui Cina, Canada e Messico - sui prezzi dei prodotti negli Stati Uniti, affermando che si tratta di un "mito".
In risposta alle preoccupazioni degli americani, Trump ha affermato che "è un mito diffuso da paesi stranieri a cui in realtà non piace pagare dazi".
Nonostante gli studi e le analisi che indicano che i dazi sono, in ultima analisi, assorbiti dai consumatori, Trump ha continuato a difendere la sua posizione, sostenendo che le tariffe imposte non hanno l'effetto economico negativo che viene loro attribuito.
Archiviato in: