La polizia cilena abbate un camionista cubano dopo un violento scontro

L'indagine è stata affidata ai Carabineros, con il supporto del Laboratorio di Criminalistica del Cile.


Un camionista di nazionalità cubana è stato abbattuto, domenica, da agenti della Polizia Marittima della Marina cilena in un incidente avvenuto nell'area portuale ex Comaco di San Antonio, nella regione di Valparaíso.

L'incidente, che ha coinvolto un uomo identificato come Rogniel Manso, di 43 anni, è avvenuto intorno alle 15:30, quando altri conducenti hanno allertato le guardie di sicurezza riguardo a un camion che circolava a velocità eccessiva nell'area di parcheggio, ha dettagliato lunedì il quotidiano locale El Líder.

Al essere ripreso da un collega, Manso avrebbe estratto un machete per minacciarlo e successivamente ha urtato un camion.

Secondo quanto riportato dall'autorità marittima, all'arrivo sul posto, i funzionari hanno chiesto al conducente di scendere dal veicolo.

Tuttavia, Manso, che a quanto pare è originario di Fomento, a Sancti Spíritus, si è rifiutato e ha tentato di investire il personale navale, dirigendo il suo camion verso di loro e collidendo con il veicolo di servizio.

Di fronte alla minaccia imminente, gli agenti in uniforme hanno fatto uso delle loro armi di servizio, sparando più di sei volte, il che ha portato alla morte del conducente sul posto.

L'indagine è stata affidata ai Carabinieri, con il supporto del Laboratorio di Polizia Scientifica (Labocar), per disposizione del pubblico ministero di turno. La delegata presidenziale di San Antonio, Carolina Quinteros, ha dichiarato che si è in attesa dello sviluppo delle indagini avviate dalla Procura per chiarire quanto accaduto.

Captura di Facebook/Canal 2

Testimoni hanno descritto il comportamento di Manso come incontrollato e "da terrore". Persone vicine al defunto hanno indicato che era tornato a Cuba alcune settimane fa e che stava affrontando problemi personali che "lo stavano logorando".

Hanno anche sottolineato che, nel giorno dell'incidente, si trovava "fuori di sé" e parlava in modo incoerente.

Dopo l'evento, è stato trovato un machete di grandi dimensioni all'interno di una borsa nella cabina del camion. Non sono stati segnalati funzionari della Marina feriti.

Por parte sua, l'Empresa Portuaria San Antonio (EPSA) ha emesso un comunicato in cui ha espresso rammarico per l'incidente e ha riaffermato il suo impegno per la sicurezza delle operazioni all'interno del recinto. "Siamo stati in coordinamento con l'Autorità Marittima sin dall'inizio di questa contingenza e stiamo collaborando con l'indagine del Ministero Pubblico", hanno dichiarato da EPSA.

Domande frequenti sull'incidente del camionista cubano in Cile

Cosa è successo al camionista cubano nel porto di San Antonio, Cile?

Il camionista cubano è stato abbattuto dalla Polizia Marittima della Marina cilena dopo un incidente in cui viaggiava ad alta velocità, ha minacciato un collega con un machete e ha cercato di investire i funzionari che hanno tentato di fermarlo.

Qual è stata la risposta delle autorità riguardo all'incidente in Cile?

Le autorità cilene, incluse i Carabineros e il Laboratorio di Criminalistica (Labocar), stanno indagando sul caso per chiarire quanto accaduto. La delegata presidenziale di San Antonio ha indicato che si attende lo sviluppo delle indagini incaricate dalla Procura.

Cosa si sa sullo stato emotivo del camionista cubano prima dell'incidente?

Testimoni e persone vicine al camionista, Rogniel Manso, hanno descritto il suo comportamento come "fuori controllo" e "terrificante". È stato riferito che stava affrontando problemi personali che lo stavano influenzando negativamente, e il giorno dell'incidente si trovava "fuori di sé".

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