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José Alberto Riverón, manager del ristorante El Jardín de los Milagros, de La Habana, ha condiviso con i suoi follower di Facebook e con CiberCuba una foto del presunto ladro identificato dopo aver rubato un telefono in un hamburgeria di Nuevo Vedado, e che ha colpito anche nel suo locale e in un chiosco situato sul ponte di 100, nella capitale.
La persona identificata da diversi soggetti coinvolti è un uomo bianco, di mezza età, che utilizza lo stesso modus operandi avvicinandosi per consumare in un locale e, non appena il dipendente si distrae, le ruba il telefono, un comportamento che è stato registrato almeno due volte dalle telecamere di sicurezza installate nei negozi o caffè dove ha agito.
"Per favore, continuate a condividere. Quest'uomo si dedica a questo. Ci hanno scritto diverse persone. È successo lo stesso a loro e oggi, nello ristorante El Jardín de los Milagros, lo stesso uomo. Anche a una ragazza in un chiosco al Ponte di 100, proprio oggi. Mercoledì scorso, a una ragazza in una piñatera a 118 e 51. Aiutate a condividere per rintracciare quest'uomo e far sì che non continui a rubare impunemente," ha scritto Riverón.
La prima volta che si è saputo del ladro di telefoni dell'Avana è stata mercoledì 16 gennaio, quando la telecamera di una caffetteria nell'Avana ha registrato il furto di un cellulare da parte di un uomo che ha approfittato di un momento di disattenzione del dipendente. La denuncia è stata condivisa su Facebook per cercare di identificare il ladro.
Sfruttando il momento in cui il lavoratore cercava una bevanda in un frigorifero, il ladro introdusse parte del suo torso e un braccio attraverso la finestra, afferrò il cellulare in un attimo e lo mise in una tasca, prima che il lavoratore si voltasse. Poi pagò il suo consumo e se ne andò tranquillamente.
Bastò un minuto e 20 secondi per compiere il furto, ripreso integralmente dalle telecamere di sicurezza della hamburgeria.
Ora il ladro ha un volto e le persone colpite dai suoi furti chiedono di condividere l'immagine del malintenzionato affinché le vittime possano recuperare i loro telefoni, se la Polizia decide di intervenire.
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