Video correlati:
Il caos operativo presso l'Aeroporto Internazionale Abel Santamaría della città di Santa Clara è stato messo in evidenza sui social media, quando hanno iniziato a circolare video e immagini dei corridoi congestionati da bagagli, soprattutto di viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti.
Il giornalista di Univisión 23, Mario Vallejo, ha condiviso immagini che mostrano un evidente disordine nella gestione dei bagagli e ha raccontato il suo stupore nel verificare l'autenticità delle scene.
“Davvero? Quando mi hanno inviato queste immagini non potevo crederci. Ho dovuto fare delle chiamate all'aeroporto di Santa Clara per convincermi che non si trattasse di unMontaggio con intelligenza artificiale”, ha scritto il giornalista, sottolineando che il problema risiede nelle operazioni dei voli charter.
Secondo Vallejo, queste compagnie permettono ai passeggeri di trasportare grandi quantità di bagagli pagando tra due e tre dollari per libbra, il che porta spesso all'accumulo di valigie che non arrivano in tempo.
Secondo una fonte vicina alle operazioni aeroportuali citata da Vallejo, quando il peso dell'aereo raggiunge il suo limite, le compagnie charter lasciano parte del bagaglio a terra, in particolare a Miami, per spedirlo successivamente su voli cargo. Questa pratica, assicura, contribuisce al collasso logistico e a situazioni come quelle documentate nella sua denuncia.
La pubblicazione ha generato dibattito sui social media, con opinioni che criticano la gestione dell'aeroporto e chi segnala le restrizioni imposte dalla compagnia aerea come un fattore aggravante.
I passeggeri colpiti hanno condiviso le loro esperienze, rivelando che le difficoltà nella gestione dei bagagli non sono casi isolati, ma un problema ricorrente negli aeroporti dell'isola.
“Mi è successo, per prendere la valigia ho dovuto pagare (sotterrare) e inoltre sono andato a Placetas, cioè ho dovuto pagare anche un trasporto per andare a ritirare i bagagli. Un'intera giornata del mio viaggio di un weekend l'ho passata in aeroporto,” ha commentato un utente, evidenziando non solo ritardi ma anche pratiche discutibili nel sistema aeroportuale.
Un altro passeggero ha raccontato un'esperienza simile all'Aeroporto José Martí dell'Avana: “Incredibile, in questo momento all'aeroporto José Martí sta succedendo la stessa cosa. E trovare i bagagli è un problema perché non c'è organizzazione, e sono arrivati una settimana dopo il volo. Immaginate i viaggiatori di Oriente che hanno dovuto pagare un biglietto carissimo per tornare a cercare i bagagli. Il cubano deve faticare”.
Alcuni utenti di internet hanno sottolineato che questa situazione non è nuova. “Questo è vecchio, il mio ultimo viaggio negli Stati Uniti è stato nel 2020 e attraverso quell'aeroporto. Questo succede da anni e in qualsiasi aeroporto di Cuba, a me è capitato a quello dell'Avana nel 2019”, ha fatto notare un altro utente.
Nel frattempo, le autorità dell'aeroporto non hanno rilasciato alcun comunicato ufficiale in merito.
Questo problema si verifica nel mezzo della proroga del governo cubano, fino al 31 gennaio 2025, della esenzione tariffaria per l'importazione di alimenti, prodotti per l'igiene e medicinali da parte dei viaggiatori che arrivano nel paese.
Questa misura, in vigore da luglio 2021, cerca di alleviare la scarsità di prodotti di base nel mercato nazionale. Tuttavia, l'elevata domanda di questi beni e la permissività nella loro importazione potrebbero contribuire alla saturazione e alla disorganizzazione negli aeroporti, esacerbando i problemi nella gestione dei bagagli.
D'altra parte, secondo dati preliminari dell'Ufficio Nazionale di Statistica e Informazione (ONEI), fino a novembre 2024 sono stati registrati 266.625 visitatori provenienti dalla comunità cubana all'estero, che rappresenta una diminuzione del 18% rispetto ai 325.292 visitatori dello stesso periodo nel 2023.
Fattori come la persistente crisi economica nel paese, le restrizioni e l'aumento dei prezzi dei voli internazionali, così come la cancellazione di voli diretti da parte di diverse compagnie aeree, e un contesto politico che genera tensioni tra i residenti all'estero e il governo cubano, hanno influenzato l'arrivo di cubani residenti all'estero e di turisti internazionali sull'isola.
Domande frequenti sul caos presso l'Aeroporto di Santa Clara
Perché c'è caos all'Aeroporto di Santa Clara?
Il caos all'Aeroporto di Santa Clara è dovuto principalmente a problemi nella gestione dei bagagli dei voli charter provenienti dagli Stati Uniti. Queste compagnie aeree consentono ai passeggeri di trasportare grandi quantità di bagagli, il che provoca accumuli e ritardi significativi nella consegna delle valigie.
In che modo l'esenzione dai dazi influisce sulla situazione in aeroporto?
L'esenzione dai dazi per l'importazione di alimenti, prodotti per l'igiene e medicinali contribuisce alla saturazione e disorganizzazione negli aeroporti cubani. Questa misura, che mira ad alleviare la carenza di beni di prima necessità, ha incrementato la quantità di bagagli, aggravando i problemi di gestione in aeroporto.
Quali problemi specifici devono affrontare i passeggeri all'Aeroporto Abel Santamaría?
I passeggeri si trovano ad affrontare ritardi nella consegna dei bagagli, e in alcuni casi, si segnalano pratiche discutibili come la necessità di pagare tangenti per recuperare le proprie valigie. Questi problemi non sono isolati e riflettono una cattiva gestione del sistema aeroportuale a Cuba.
Come hanno reagito gli utenti sui social media di fronte al caos in aeroporto?
Gli utenti hanno espresso la loro indignazione e frustrazione di fronte alla situazione, criticando sia la gestione dell'aeroporto che le restrizioni delle compagnie aeree. Molti condividono esperienze simili, evidenziando che questi problemi nella gestione dei bagagli sono ricorrenti negli aeroporti cubani.
Archiviato in: