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La piattaforma solidale Huellas ha comunicato venerdì che il governo della provincia di Guantánamo ha autorizzato la consegna delle scatole di donazioni che erano state trattenute per diversi giorni.
La notizia è stata confermata tramite un messaggio WhatsApp ricevuto da Johanna Jolá Álvarez, coordinatrice di Huellas, che ha ringraziato la pressione sociale per la liberazione degli aiuti.
"Buonasera, Yohanna. La informo che il documento è stato approvato dal Gruppo temporaneo della provincia. Mi faccia sapere se ha ancora la volontà di venire e effettuare le consegne personalmente e, in tal caso, quando verrebbe. Cordiali saluti. Daisy", è stato il messaggio che ha finalmente sbloccato la situazione, ha scritto nel suo post su Facebook.
I donativi, raccolti sia all'interno che all'esterno di Cuba, includono alimenti, medicinali e altri beni essenziali destinati alle persone più colpite dalla crisi nella provincia di Guantánamo, aggravata in seguito al passaggio dell'uragano Oscar lo scorso anno.
Secondo quanto denunciato sui social media, le donazioni raccolte durante l'ultima settimana di dicembre sono state trattenute con la motivazione di "violazioni del protocollo", nonostante queste aiuti fossero destinati a famiglie colpite, istituzioni educative, biblioteche e centri di salute in municipi come San Antonio del Sur, Imías, Baracoa e Maisí.
Il team "Huellas", noto per il suo lavoro umanitario, è tornato a Guantánamo da La Habana con un carico di cibo, vestiti, giocattoli, materiali per l'igiene e attrezzature mediche essenziali, come sedie a rotelle per bambini con bisogni speciali. Tuttavia, invece di consentire la consegna immediata di queste risorse, le autorità locali hanno deciso di trattenere il carico, come spiegato successivamente.
Huellas ha insistito sull'importanza di distribuire gli aiuti in modo diretto, al fine di garantire che arrivino nelle mani di chi ne ha maggiormente bisogno, segnala la nota.
Attraverso un comunicato, il gruppo ha ringraziato tutte le persone che si sono mobilitate per rendere visibile la situazione e fare pressione affinché le donazioni fossero restituite.
"Il potere del popolo, quello sì è potere", ha dichiarato la piattaforma su Facebook.
"Ringraziamo tutti gli uomini dignitosi, onorevoli e integri, che hanno esercitato il potere e hanno saputo essere servitori pubblici pensando al benessere del popolo", ha sottolineato il comunicato.
La piattaforma Huellas ha anche ribadito il proprio impegno per la trasparenza e la vicinanza nella distribuzione degli aiuti, che avverrà personalmente per garantire che ogni donazione giunga direttamente nelle mani dei beneficiari.
Finalmente, Huellas ha fatto un appello a coloro che desiderano continuare a collaborare: "Chiunque voglia dare il proprio contributo può contattarci al +53 55 05 71 11", hanno dichiarato.
Domande frequenti sulla piattaforma solidale Huellas e la sua attività a Guantánamo
Perché sono stati trattenuti i donativi di Huellas a Guantánamo?
I donativi sono stati trattenuti dalle autorità di Guantánamo con il pretesto di un presunto mancato rispetto dei protocolli. Questo ha suscitato indignazione, poiché gli aiuti erano destinati a famiglie colpite dall'uragano Oscar, e la trattenuta è stata vista come un atto anticubano e anti-etico.
Che tipo di donazioni offre la piattaforma Huellas?
La piattaforma Huellas offre donazioni di cibo, medicinali e altri beni essenziali. Questi aiuti sono destinati alle persone più colpite dalla crisi a Guantánamo, in particolare dopo il passaggio dell'uragano Oscar.
Come si organizza la distribuzione degli aiuti da parte di Huellas?
Huellas insiste nella distribuzione diretta degli aiuti, assicurando che ogni donazione arrivi direttamente nelle mani di chi ne ha più bisogno. La distribuzione avviene di persona per garantire la trasparenza e l'efficacia del processo.
Come si può collaborare con l'iniziativa Huellas?
Per collaborare con Huellas, è possibile contattare il numero +53 55 05 71 11. Si accettano anche donazioni monetarie, che vengono utilizzate per acquistare le risorse necessarie per le famiglie colpite a Guantánamo.
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