Priorità del regime cubano per il 2025: Maggiore lavoro politico-ideologico, difesa e ordine interno

Manuel Marrero ha spiegato che il regime darà priorità all'aspetto politico-ideologico rispetto a quello economico, evidenziando la difesa, l'ordine interno e il rafforzamento del sistema statale socialista nel 2025.

Cuarto Período Ordinario de Sesiones de la Asamblea Nacional del Poder Popular © CubaDebate
Quarto Periodo Ordinario di Sessioni dell'Assemblea Nazionale del Potere PopolareFoto © CubaDebate

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Il regime cubano, rappresentato dal primo ministro Manuel Marrero Cruz, ha definito le sue priorità per il 2025, concentrandosi sul rafforzamento del lavoro politico-ideologico, della difesa e dell'ordine interno, come esposto durante il Quarto Periodo Ordinario di Sessioni dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare nella sua X Legislatura.

In un video trasmesso dal canale ufficialista Canal Caribe, Marrero ha enfatizzato che il rafforzamento del lavoro politico-ideologico sarà la priorità assoluta per i quadri del paese e per tutte le attività governative.

Secondo il primo ministro, questo approccio è vitale per un “paese aggredito e bloccato”, in riferimento alle sanzioni internazionali e alle pressioni economiche.

Dal suo punto di vista, la politica costituisce la base su cui devono essere costruite tutte le altre azioni, qualificando questo lavoro come essenziale per garantire la stabilità e la coesione nazionale.

Questo discorso ribadisce la strategia del regime di utilizzare il discorso ideologico come un meccanismo per affrontare le crescenti tensioni sociali ed economiche.

Il ruolo delle Fuerzas Armadas Revolucionarias (FAR) e del Ministero dell'Interno (Minint) è stato esaltato durante l'intervento di un membro del Buró Politico del Partito, il quale ha sottolineato il loro contributo in ambiti che vanno dalla difesa nazionale a compiti di carattere sociale e produttivo.

"Huracanes, ci sono le Forze Armate e il Minint. Terremoti, ci sono le Forze Armate e il Minint. C'è bisogno di raccogliere spazzatura, ci sono le Forze Armate e il Minint," ha sottolineato Marrero, chiarendo che queste istituzioni sono considerate un supporto fondamentale per il regime nei momenti di crisi.

Inoltre, ha riconosciuto il suo ruolo nella preservazione della "tranquillità e sovranità" del paese, così come nel presunto stimolo allo sviluppo economico e sociale, lasciando trasparire la sua funzione repressiva.

Tra le proiezioni per il 2025, il primo ministro ha dettagliato una serie di misure economiche che includono il recupero del sistema elettroenergetico nazionale, l'implementazione di un nuovo meccanismo per l'assegnazione e la gestione delle valute estere e il ridimensionamento del mercato valutario.

Sono state inoltre menzionate iniziative per incrementare la produzione nazionale, con un'attenzione particolare all'alimentazione, e per progredire nel perfezionamento dell'impresa statale socialista.

Tuttavia, il governo continua a puntare su una "dualizzazione parziale dell'economia", il che suggerisce una maggiore segmentazione tra il settore statale e quello non statale, oltre a un controllo più rigoroso sulle valute.

D'altra parte, è stata sottolineata l'importanza di prevenire e affrontare reati, corruzione, illegalità e problemi di disciplina sociale, temi che sono diventati sempre più critici nell'attuale contesto di crisi. Questo, in modo non ufficiale, include anche il controllo delle proteste e delle manifestazioni di malcontento sociale, riflettendo la preoccupazione del regime per mantenere l'ordine di fronte a crescenti tensioni popolari.

Nel suo discorso, Marrero ha riconosciuto le crescenti e marcate disuguaglianze sociali emerse con maggiore forza negli ultimi anni, e ha accennato alla necessità di eradicarle, anche se non ha specificato come intenda affrontare queste disparità al di là delle misure tradizionali del regime.

Nel contesto sociale, il governo intende rafforzare i servizi pubblici e proteggere le persone in situazioni di vulnerabilità.

Marrero ha sottolineato che si darà priorità al sostegno delle persone piuttosto che ai prodotti, una misura che mira a allineare le politiche sociali con le limitate capacità economiche del paese.

Nonostante queste proiezioni, Marrero ha riconosciuto che i risultati ottenuti fino a questo momento non sono quelli attesi: "Non si raggiungono gli impatti previsti", ha ammesso, sottolineando che l'economia non mostra segnali di ripresa e prevedendo un calo alla chiusura dell'anno.

Tuttavia, ha espresso fiducia nel fatto che l'apprendimento dagli errori e l'esperienza accumulata porteranno a risultati migliori in una fase successiva.

Il primo ministro ha attribuito i problemi economici a quella che ha descritto come un'"aggravamento della crisi economica e finanziaria a livello mondiale", unito al peggioramento del blocco e delle sanzioni internazionali.

In vista del 2025, Marrero ha avvertito di uno scenario più difficile, caratterizzato da un inasprimento delle sanzioni e da un aumento degli attacchi sui social media che, secondo lui, mirano a “frammentare l’unità del popolo”.

Nonostante questo panorama, il primo ministro ha concluso il suo intervento con un appello all'ottimismo, citando esempi di leader storici della rivoluzione cubana e sottolineando la necessità di mantenere la fede nella vittoria.

Il discorso di Marrero, sebbene ricco di slogan e promesse, lascia trasparire una grande incertezza riguardo alla reale capacità del regime di attuare queste priorità e generare un cambiamento significativo nella vita dei cubani.

L'insistenza sull'ideologia come base di tutto contrasta con la crescente insoddisfazione popolare di fronte a una crisi economica che continua ad aggravarsi, senza segnali chiari di soluzione all'orizzonte.

Domande Frequenti sulle Priorità del Regime Cubano per il 2025

Quali sono le principali priorità del regime cubano per il 2025?

Le principali priorità del regime cubano per il 2025 sono rafforzare il lavoro politico-ideologico, la difesa e l'ordine interno. Queste priorità sono state sottolineate dal primo ministro Manuel Marrero Cruz durante il Quarto Periodo Ordinario di Sessioni dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare. La strategia mira a garantire la stabilità e la coesione nazionale in un contesto di sanzioni internazionali e pressioni economiche. Inoltre, si prevede di ridimensionare il mercato dei cambi e aumentare la produzione nazionale, in particolare nel settore alimentare.

Come prevede il governo cubano di affrontare la crisi energetica nel 2025?

Il governo cubano prevede di affrontare la crisi energetica recuperando il sistema elettrico nazionale e aumentando la produzione di energia rinnovabile. È attesa una contribuzione di 900 MW provenienti da energia fotovoltaica e altre fonti rinnovabili. Tuttavia, il contesto attuale rimane critico a causa della mancanza di combustibile e del deterioramento dell'infrastruttura elettrica, il che ha portato a interruzioni prolungate dell'energia.

Quali misure economiche ha proposto il regime per migliorare la situazione a Cuba?

Il regime cubano ha proposto misure come il ridimensionamento del mercato dei cambi, la parziale dualizzazione dell'economia e la priorizzazione del sussidio alle persone anziché ai prodotti. Inoltre, si mira a implementare un nuovo meccanismo per l'assegnazione e la gestione delle valute, ad aumentare la produzione nazionale e a perfezionare l'impresa statale socialista. Tuttavia, finora queste misure hanno avuto un impatto limitato e il malcontento sociale continua a crescere a causa della mancanza di soluzioni efficaci.

Come sta influenzando la crisi economica la popolazione cubana?

La crisi economica sta colpendo gravemente la popolazione cubana. L'inflazione e la scarsità di beni hanno lasciato molte famiglie senza accesso a prodotti di base e servizi essenziali. L'economia sta affrontando dei regredire in settori chiave come l'agroindustria e la costruzione, aggravati dalla carenza nella capacità di generazione elettrica e dalla scarsità di combustibili. Questo ha portato a prolungati blackout e a un aumento del malcontento sociale.

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