Il governo cubano annuncia un aumento dei prezzi di internet per attrarre più valuta estera

Manuel Marrero afferma che da quando ETECSA ha introdotto pacchetti in valuta nazionale (MN), le offerte in dollari hanno perso popolarità.


L'Empresa de Telecomunicaciones de Cuba (ETECSA) aumenterà le tariffe di internet a partire dal 2025 e introdurrà nuovi pacchetti e servizi in valuta estera.

Così lo ha annunciato il primo ministro del regime cubano, Manuel Marrero Cruz, durante un intervento all'Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP), tenutasi questa settimana all'Avana.

Marrero ha spiegato che la misura ha l'obiettivo di attrarre valute straniere, una necessità urgente di fronte alla grave crisi economica che attraversa il paese.

Secondo l'alto dirigente cubano, da quando ETECSA ha introdotto pacchetti in moneta nazionale (MN), le offerte in dollari hanno perso popolarità.

Per invertire questa tendenza, le tariffe in moneta nazionale saranno adeguate con un limite di consumo.

“A partire da lì, chi vorrà spendere di più dovrà pagare un altro prezzo”, ha sottolineato il primo ministro cubano, i cui propositi hanno suscitato ampio dissenso sui social media.

Nuove misure per attrarre divise

Tra le disposizioni anticipate da Marrero spicca l'inserimento del pagamento del roaming all'estero in valuta estera, così come la creazione di nuovi pacchetti con servizi aggiuntivi, destinati a stimolare l'ingresso di dollari nel paese.

"Verrà creato un gruppo di pacchetti per stimolare l'entrata di valuta estera, con servizi aggiuntivi che attualmente non vengono offerti. Tutto ciò permetterà di generare entrate," ha enfatizzato.

Tuttavia, il primo ministro non ha fornito dettagli sui prezzi specifici dei nuovi pacchetti né sulla data esatta in cui queste misure saranno attuate.

Contesto della crisi economica

Durante il suo intervento, Marrero ha anche fatto un bilancio dei risultati del cosiddetto "paquetazo", un insieme di misure economiche destinate ad affrontare la crisi, le quali non hanno raggiunto i risultati attesi.

“Abbiamo l'insoddisfazione che non si sia progredito quanto necessario, soprattutto su quelle questioni richieste dalla nostra popolazione,” ha ammesso il funzionario.

L'annuncio delle nuove tariffe e servizi di ETECSA avviene in un contesto di precarietà economica, caratterizzato da una grave mancanza di liquidità e da una diminuzione delle entrate in valuta estera.

L'azienda statale è stata per oltre un decennio un canale fondamentale per l'acquisizione di dollari attraverso ricariche internazionali, un'attività redditizia che sostiene parte dell'economia nazionale.

Statistiche e sfide del servizio internet a Cuba

Nonostante le difficoltà economiche e la bassa qualità del servizio, cifre ufficiali indicano che il consumo medio mensile di Internet a Cuba raggiunge i 9,9 GB per utente.

Tuttavia, l'alto costo dei pacchetti rispetto al reddito medio della popolazione continua a rappresentare una barriera per molti cubani.

Con queste nuove misure, il regime cerca di rafforzare la capacità di ETECSA di generare introiti in valuta estera, nel tentativo di alleviare la crisi economica, anche se ciò comporta maggiori costi per gli utenti in un contesto di crescente precarietà.

Internet "più economico" dei Caraibi?

Nel maggio di quest'anno, in un contesto segnato dal crescente processo inflazionistico dell'economia e dalla progressiva svalutazione del peso cubano (CUP), il monopolio delle comunicazioni a Cuba, ETECSA, ha dichiarato che il suo servizio di internet è il più economico di tutto il Caribe.

Secondo Lidia Esther Hidalgo Rodríguez, vicepresidente commerciale dell'azienda statale, era possibile sostenere tale affermazione tenendo conto dei parametri del tasso di cambio informale: "Un giga di dati mobili equivale a 0,17 dollari", ha dichiarato al quotidiano ufficiale Granma.

La cosiddetta "minore correlazione in tutto il Caraibi" risulta ridicola e controversa, considerando che l'88% dei cubani vive al di sotto della soglia di povertà e che il salario minimo del paese è di 2.100 CUP al mese, circa sei dollari (secondo il tasso di cambio informale), ben al di sotto dei livelli di povertà estrema (definiti dalla Banca Mondiale come 2,15 dollari di reddito totale giornaliero).

Con 7,8 milioni di utenti mobili, di cui 7,3 abilitati a utilizzare internet poiché è l'unica azienda di telecomunicazioni nel paese, ETECSA offre 54.000 servizi aziendali con una larghezza di banda media di 6 Mbps e "lavora per creare e perfezionare piattaforme tecnologiche per i pagamenti elettronici".

Domande Frequenti sull'Aumento delle Tariffe di Internet a Cuba

Perché il governo cubano ha deciso di aumentare le tariffe di internet?

Il governo cubano ha deciso di aumentare le tariffe per l'accesso a Internet al fine di raccogliere maggiori divise a causa della grave crisi economica che attraversa il paese. L'obiettivo è quello di adeguare le offerte in valuta nazionale (MN) e promuovere il consumo di pacchetti in divise, che generino entrate più consistenti in dollari, specialmente da parte dei cubani all'estero.

Quali cambiamenti implementerà ETECSA riguardo ai pacchetti di internet?

ETECSA introdurrà nuovi pacchetti di internet e servizi in valuta estera, oltre a rivedere le tariffe in valuta nazionale con un limite di consumo. Gli utenti che desiderano superare questo limite dovranno pagare tariffe aggiuntive in divise, come parte di una strategia per attrarre più dollari nel paese.

Qual è stata la reazione della popolazione agli annunci dell'aumento delle tariffe per Internet?

La popolazione ha reagito con ampio rifiuto agli annunci di aumento delle tariffe di internet, esprimendo il proprio discontento principalmente sui social media. Il regime cubano affronta critiche per aver creato un "apartheid economico" che colpisce i settori che possono pagare solo in moneta nazionale, mentre privilegia coloro che hanno accesso a valute estere.

Quali altre misure economiche sta adottando il governo cubano per affrontare la crisi economica?

Oltre ad aumentare le tariffe di internet, il governo cubano ha implementato misure come l'accettazione di pagamenti in contante in dollari in settori strategici e l'istituzione di dazi in valuta per le importazioni del settore non statale. Queste misure mirano a raccogliere più valute e a controllare la parziale dollarizzazione dell'economia, sebbene affrontino sfide a causa del mercato cambiario informale e della crisi economica strutturale.

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