In una recente visita di lavoro nella provincia di Holguín, il governante cubano Miguel Díaz-Canel ha attribuito al piccolo commercio privato l'aumento dei prezzi, definendo alcuni di essi come "abusivi" e "torturanti".
Queste dichiarazioni avvengono in un contesto di crisi economica aggravata dall'inflazione e dalla carenza di beni di prima necessità, dove i cittadini affrontano quotidianamente un panorama di crescente precarietà.
“Tra le distorsioni dell'economia, ciò che mi colpisce di più, secondo le opinioni espresse qui e che è stato un tema discusso, sono i prezzi. Osservo una critica sempre più marcata riguardo ai prezzi elevati. Non è possibile che i prezzi rimangano gli stessi di 5 o 6 anni fa”, ha indicato il governante in un reportage del Canal Caribe.
“Ma non possiamo permettere che ci siano prezzi abusivi e prezzi insostenibili,” ha dichiarato Díaz-Canel, spostando l'attenzione verso i piccoli imprenditori mentre evita di affrontare le cause strutturali della crisi.
Il governante ha anche attaccato le forme di commercio non statali, sottolineando che “ogni volta che un gruppo di forme non statali, quelle che vendono a prezzi elevati, viene a sapere che ci sono controlli o esercitazioni, si ritirano. Questa è la prima segnale che stanno improvvisando e bisogna affrontarlo”.
Sebbene Díaz-Canel insista sulla necessità di operare "nell'ambito della legalità", le sue dichiarazioni non affrontano le condizioni estreme che devono affrontare i piccoli commercianti, i quali operano in un mercato privo di forniture basilari, con un rifornimento irregolare e prezzi all'ingrosso che li costringono a stabilire margini elevati per sopravvivere.
Invece di riconoscere le limitazioni imposte dal proprio sistema, il governo continua a utilizzare il settore privato come capro espiatorio.
Al termine del suo intervento, Díaz-Canel ha annunciato che gennaio porterà nuove visite nella provincia di Holguín, facendo intuire un futuro di maggiore supervisione e controllo sui piccoli imprenditori, il che potrebbe aggravare la già fragile situazione del settore privato a Cuba.
Tuttavia, recentemente il governo ha inflitto un nuovo colpo al settore privato. La Gaceta Oficial de la República (Numero 119) ha pubblicato la risoluzione 56 della ministra del Commercio Interno, Betsy Díaz Velázquez, che annulla d'ufficio le licenze per svolgere attività all'ingrosso concesse a micro, piccole e medie imprese private e cooperative non agroalimentari.
Questa misura, entrata in vigore lo scorso 5 dicembre, è stata giustificata come un tentativo di "organizzare" il commercio all'ingrosso e al dettaglio, ma rappresenta un ulteriore colpo per gli imprenditori, che già affrontano enormi difficoltà nel operare in mezzo alla crisi economica.
Inoltre, lo scorso luglio, Díaz-Canel ha chiarito la posizione del regime verso il settore privato quando ha dichiarato: “È ora di passare all'azione!”.
Con questa frase, il governante ha confermato il cambiamento del regime cubano nella sua politica di timida apertura economica e ha ratificato la sua volontà di sottoporre l'attività dei "nuovi attori economici" alle direttive statali e alla pianificazione centralizzata dell'economia.
Domande frequenti sulle politiche economiche di Cuba e sul settore privato
Perché Díaz-Canel incolpa il piccolo commercio privato per l'aumento dei prezzi a Cuba?
Díaz-Canel attribuisce la responsabilità dell'aumento dei prezzi al piccolo commercio privato, definendo alcuni di essi come "abusivi" e "torturanti". Tuttavia, queste dichiarazioni ignorano le limitazioni imposte dallo stesso sistema, come la scarsità di materie prime e l'approvvigionamento irregolare, che costringono i commercianti a stabilire margini elevati per sopravvivere.
Quali misure ha adottato il governo cubano contro le Mipymes?
Il governo cubano ha attuato diverse misure, tra cui la cancellazione delle licenze all'ingrosso per le Mipymes e le cooperative, e l'imposizione di multe per il mancato rispetto dei prezzi stabiliti. Inoltre, sono stati fissati limiti di prezzo per alcuni prodotti di base e sono state revocate le licenze di importazione a determinate imprese private.
Qual è l'impatto delle regolamentazioni governative sul settore privato cubano?
Le regolamentazioni governative, come i tetti di prezzo e la cancellazione delle licenze, hanno avuto un impatto negativo sul settore privato a Cuba, limitando la sua capacità di operare in modo efficiente. Queste misure possono avere effetti avversi sulla crescita economica, sulla creazione di posti di lavoro e sul benessere sociale.
Come vengono percepite le azioni di Díaz-Canel nei confronti del settore privato?
Le azioni di Díaz-Canel, come la supervisione e il controllo sugli imprenditori privati, sono percepite come una strategia repressiva che utilizza il settore privato come capro espiatorio della crisi economica, mentre si evita di affrontare le vere radici strutturali del problema.
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