Cubano sui blackout: "Siamo un paese devastato e non è a causa di una guerra."

I frequenti blackout a Cuba mettono in evidenza il collasso del Sistema Elettro-Energetico Nazionale, aggravando la crisi economica e sociale senza che il governo offra soluzioni efficaci. La popolazione richiede cambiamenti urgenti.

La Habana (imagen de referencia) © CiberCuba
L'Avana (immagine di riferimento)Foto © CiberCuba

Il nuovo collasso del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) a Cuba ha acceso i social media, dove i cubani esprimono la loro frustrazione per la mancanza di soluzioni efficaci da parte del governo.

Un commento dell'utente J.M. su Facebook riflette il sentimento di molti cubani: "Siamo un paese devastato e non per una guerra. Viviamo in un'ombra, non si studia, non si lavora e, cosa peggiore, le autorità non propongono alcuna soluzione radicale al problema. Riparare qualcosa che non funziona più, non è una soluzione".

Il terzo blackout totale a Cuba è avvenuto nella mattinata del 4 dicembre a seguito della disconnessione della Centrale Termoelettrica (CTE) Antonio Guiteras. Questo evento mette in evidenza il deterioramento strutturale e l'incapacità del regime di garantire un sistema elettrico stabile.

Cattura di immagine su Facebook Canal Caribe

In questo senso, J.M. ha sottolineato: "Perché si verifica questa disconnessione totale? Prima si disconnetteva la Guiteras e il SEN rimaneva attivo. Abbiamo bisogno di spiegazioni supportate da professionisti, perché a quanto pare i blackout per carenza di generazione non bastano più, ora la moda a Cuba è la disconnessione totale".

Le critiche al regime sottolineano la necessità di nuovi investimenti nelle infrastrutture energetiche, poiché l'attuale strategia di "riparare, riparare, riparare" si è rivelata insufficiente.

Nel frattempo, i prolungati blackout aggravano la crisi economica e sociale, lasciando milioni di cubani senza elettricità, senza acqua, senza internet, senza accesso ai servizi di base e senza risposte concrete. La popolazione chiede soluzioni urgenti e meno discorsi vuoti da parte del governo.

Domande Frequenti sulla Crisi Energetica a Cuba

Perché collassa il Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) a Cuba?

Il collasso del SEN a Cuba è dovuto principalmente alla fuoriuscita imprevista della centrale termoelettrica Antonio Guiteras.Questa centrale è la più grande e principale del paese, e il suo stato di degrado strutturale ha causato ripetuti guasti. La mancanza di investimenti e di manutenzione nell'infrastruttura elettrica ha aggravato la situazione, portando a blackout diffusi in tutta l'isola.

Qual è l'impatto della crisi energetica sulla vita quotidiana dei cubani?

I blackout prolungati, che possono durare fino a 20 ore al giorno, hanno gravemente compromesso la qualità della vita dei cubani. Ciò limita l'accesso a servizi essenziali come cibo, acqua e assistenza sanitaria, aumentando il malcontento sociale e le proteste in diverse regioni del paese.

Cosa sta facendo il governo cubano per risolvere la crisi energetica?

Il governo cubano ha promesso di lavorare instancabilmente per risolvere la crisi energetica, ma fino ad ora le soluzioni sono state insufficienti. Nonostante i tentativi di recupero del SEN attraverso l'implementazione di "microsistemi" e l'acquisto di combustibili e materiali, la mancanza di una strategia chiara ed efficace rimane evidente.

Quali sono le critiche della popolazione cubana nei confronti del regime riguardo alla crisi energetica?

La popolazione cubana critica il regime per la sua inefficienza e per la mancanza di soluzioni reali alla crisi energetica. Esigono risposte concrete e meno discorsi vuoti, sostenendo che la strategia di riparazione continua è insufficiente. Inoltre, molti chiedono le dimissioni degli attuali dirigenti a causa della situazione insostenibile.

Quali soluzioni propongono i cittadini per migliorare la situazione energetica a Cuba?

I cittadini propongono un cambiamento di sistema e nuovi investimenti in infrastrutture energetiche. Questo include la modernizzazione delle termoelettiche e una gestione più efficiente delle risorse. Inoltre, alcuni suggeriscono la necessità di un intervento umanitario per migliorare la situazione nel paese.

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