Dopo il crollo del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) nella mattinata di mercoledì, milioni di cubani si sono svegliati al buio, compreso il critico d'arte contemporanea cubano Jorge de Mello, che ha reagito indignato affermando: “Viviamo in un paese dove l'unica cosa che non smette di collassare è il governo”.
Su Facebook, Mello ha ammesso che la notizia "non mi sorprende", una reazione comprensibile visto che si tratta del terzo blackout di massa subito dai cubani in appena due mesi.
Il critico raccontò come la mattinata passò nel mezzo del buio e del freddo, svegliandosi alle 4:50 del mattino a causa del suo cane, che sembrava a disagio per le basse temperature.
Senza elettricità né internet, dovette coprirsi e accendere una lampada ricaricabile per preparare il caffè, mentre cercava di capire la portata di quanto era accaduto.
Più tardi, quando la connessione si riprese parzialmente, scoprì che la temperatura a La Habana era di 12 °C e che il collasso del SEN aveva nuovamente lasciato milioni di cubani al buio.
Questo nuovo collasso del SEN, il terzo che si verifica a Cuba dal 18 ottobre scorso, riflette la profonda crisi che attraversa il settore elettrico del paese.
La Centrale Termoelettrica Antonio Guiteras, situata a Matanzas, è stata protagonista ricorrente di questi eventi a causa del suo deterioramento strutturale e delle difficoltà nel garantire una manutenzione adeguata.
Il governo cubano ha sospeso le lezioni e i lavori non essenziali a Cuba a causa del nuovo blackout generale iniziato questa mattina.
La stazione di Cienfuegos "Radio Ciudad del Mar" ha comunicato che ha sospeso l'assistenza ai circoli infantili.
"La nota ha chiarito che ulteriori informazioni sui centri interni saranno fornite in seguito."
Successivamente, il ministero dell'Energia e delle Miniere (MINEM) ha comunicato sui social media che era iniziato il ripristino graduale del SEN, a partire dalla creazione di isole per territori, come già avvenuto nei due precedenti collassi.
In un post sul profilo X del MINEM, Vicente de la O Levy ha spiegato che "le condizioni sono più favorevoli rispetto all'ultima disconnessione", come se ciò rappresentasse un vero sollievo per un popolo stanco dei blackout, e ha aggiunto che il rispetto delle procedure non è influenzato dall'uragano.
Domande Frequenti sulla Crisi Energetica a Cuba
Perché si verificano interruzioni di corrente in massa a Cuba?
I blackout massivi a Cuba sono principalmente causati dal collasso del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN), a causa dell'inattività della Centrale Termoelettrica Antonio Guiteras, che presenta deterioramenti strutturali e una mancanza di manutenzione. Questo ha portato a ripetuti guasti nel sistema elettrico sin da ottobre.
Qual è la risposta del governo cubano di fronte alla crisi energetica?
Il governo cubano ha adottato misure come la sospensione delle lezioni e dei lavori non essenziali e ha promesso di lavorare per ripristinare l'elettricità. Tuttavia, la mancanza di una strategia chiara ed efficace continua a essere evidente, causando malcontento sociale e proteste per l'assenza di soluzioni valide.
In che modo i blackout influenzano la vita quotidiana dei cubani?
I prolungati blackout, che possono durare fino a 20 ore al giorno, hanno gravemente intaccato la qualità della vita dei cubani, limitando l'accesso a servizi essenziali come cibo, acqua e assistenza sanitaria. Questo ha aumentato il malcontento sociale e le proteste in diverse regioni del paese.
Quali misure sono state adottate per ripristinare l'approvvigionamento elettrico a Cuba?
Per ripristinare l'approvvigionamento elettrico, il Ministero dell'Energia e dei Minerali ha iniziato a creare "isole" di generazione distribuita nei vari territori. Vengono prioritizzati microsistemi elettrici per il pompaggio dell'acqua e si sta lavorando all'avviamento delle centrali termoelettriche, sebbene il processo sia lento e non garantisca una soluzione immediata.
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