Denunciano assalto e aggressione a una donna custode dell’ospedale infantile a Santiago de Cuba

La lavoratrice dell'Ospedale Infantile Nord, conosciuto come "La Ondi", è rimasta ferita da due giovani, ma la polizia non si è recata sul posto per effettuare l'indagine, secondo una denuncia.

Hospital Infantil Norte, conocido como “La Ondi”, en Santiago de Cuba © Facebook/Hospital Infantil Norte Juan de la Cruz Martínez Maceira
Ospedale Infantile Norte, conosciuto come "La Ondi", a Santiago di Cuba.Foto © Facebook/Ospedale Infantile Nord Juan de la Cruz Martínez Maceira

Una donna che lavora come custode dell'Ospedale Pediatrico Nord Juan de la Cruz Martínez Maceira, conosciuto come "La Ondi", a Santiago di Cuba, è stata assalita e ferita da due giovani, secondo una denuncia emersa questo domenica.

It seems that the text you provided is incomplete. Please provide the full text you would like me to translate, and I would be happy to assist you!rapporto preliminareSu Facebook, il comunicatore Yosmany Mayeta ha denunciato anche che la polizia non si è presentata sul luogo per indagare sull'accaduto, ma ha inviato la lavoratrice aggredita a fare la denuncia presso la stazione.

Cattura di Facebook/Yosmany Mayeta Labrada

“Due giovani assaltano e feriscono una donna guardia all'Ospedale Infantile ‘La Ondi’ di Santiago di Cuba, e la polizia non prenderà le impronte. Le hanno detto di andare lei a fare la denuncia”, ha indicato Mayeta nel suo post.

Il comunicatore non ha rivelato l'identità della vittima né altri dettagli dell'accaduto, che ha suscitato la reazione di molte persone, alcune indignate e altre preoccupate per l'insicurezza e la violenza sociale nella provincia e nel paese.

Una lavoratrice del settore sanitario ha riflettuto: “Quindi... chiedo, e se qualcuno legge il mio commento mi risponda se non ho ragione. Quale sicurezza abbiamo noi, il personale che svolge il turno in qualsiasi settore?... perché ci sono molte donne in queste posizioni... e per esempio il personale sanitario come me, che siamo a mercé di qualunque situazione e che se non rispettano già più i custodi possiamo essere attaccati, come è successo altre volte, da ubriaconi che portano feriti, da familiari di feriti (...), da chiunque possa irrompere per rubare o per altre malefatte... dobbiamo portare armi bianche per difenderci perché non possiamo permettere di essere uccisi, e da quello che vedo la polizia e le leggi cubane sono in silenzio.”

Un'altra donna ha lanciato un “appello urgente” alle autorità “a prendere misure ferme. Non c'è sicurezza in questo paese”.

Molti hanno opinato che la criminalità non sia una priorità per la polizia né per altre autorità, che invece agiscono con rapidità e severità contro coloro che protestano, rivendicano i propri diritti o si oppongono al governo.

A fine novembre, sono stati segnalati furti ai pazienti e ai loro accompagnatori presso l'Ospedale Infantile Sur Dr. Antonio María Béguez César, nella stessa Santiago di Cuba.

L'assalto e l'aggressione a una guardia si verificano a soli poche settimane dagli omicidi di altri due custodi che prestavano servizio nei loro posti di lavoro: il mercato agropecuario statale El Santiaguero e il ristorante Café Continental; e dall'attacco a un terzo nel ristorante El Acuario, che è sopravvissuto all'aggressione.

Entrambi i crimini hanno sconvolto i residenti della città di Santiago di Cuba e rappresentano una manifestazione della spirale di violenza che si è scatenata nella società cubana negli ultimi anni.

Giovedì, le autorità hanno arrestato il presunto autore degli omicidi, identificato come Alex Recasén Suárez.

L'arrestato sarebbe uscito di prigione circa un anno fa, ma ha ricominciato a delinquere, commettendo furti con scasso e i recenti omicidi e aggressioni a tre guardie, secondo quanto pubblicato da Mayeta.

Le indagini della polizia suggeriscono che Recasén non agiva da solo e mirano a stabilire se l'uomo sia collegato ad altri reati nella regione.

Domande frequenti sulla sicurezza e la violenza a Santiago di Cuba

Cosa è successo alla custodia dell'Ospedale Infantile Nord a Santiago di Cuba?

Una donna che lavorava come custode presso l'Ospedale Infantile Norte "Juan de la Cruz Martínez Maceira" è stata aggredita e ferita da due giovani. La polizia non si è recata sul luogo per indagare, ma ha chiesto alla vittima di fare la denuncia presso la stazione di polizia.

Qual è stata la risposta della comunità di fronte a questo incidente?

La comunità ha reagito con indignazione e preoccupazione di fronte all'aumento dell'insicurezza e della violenza a Santiago di Cuba. Molti ritengono che la criminalità non sia una priorità per la polizia, che interviene rapidamente in caso di proteste, ma non quando si verificano reati.

Esistono altri casi recenti di violenza a Santiago di Cuba?

Sì, nelle ultime settimane sono stati segnalati diversi incidenti violenti, tra cui gli omicidi di due vigilantes nei loro posti di lavoro e un attacco a un terzo. Questi crimini hanno scioccato i residenti e mettono in evidenza un'escalation di violenza nella provincia.

Quali misure stanno adottando le autorità per affrontare la criminalità a Santiago di Cuba?

Fino ad ora, la risposta delle autorità è stata messa in discussione dalla popolazione, che avverte che non si sta facendo abbastanza per combattere la delinquenza. È stato arrestato il presunto autore degli omicidi dei custodi, ma la sensazione di insicurezza persiste tra i cittadini.

Come sta influenzando la crisi del sistema sanitario sulla sicurezza negli ospedali di Santiago di Cuba?

La mancanza di sicurezza negli ospedali fa parte di una crisi più ampia del sistema sanitario, che comprende problemi infrastrutturali e carenza di risorse. Sia il personale sanitario che i pazienti sono esposti a furti e violenze a causa dell'assenza di misure di sicurezza adeguate.

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