Una giovane latina, Anny López, che vive a New York, ha scosso i social media con un video che mostra un giorno della sua vita come immigrata e, secondo le sue stesse parole, "vivendo nella povertà negli Stati Uniti".
La pubblicazione, che ha già raggiunto oltre 2,4 milioni di visualizzazioni su TikTok, ha suscitato un intenso dibattito sulle realtà dei migranti e su come affrontano le difficoltà nella loro nuova vita all'estero.
Nel video, @annylpez3 racconta come, al suo arrivo negli Stati Uniti, molti migranti si trovino ad affrontare sfide economiche, sottolineando che, anche se nei loro paesi d'origine possiedono lauree o professioni rispettate, negli Stati Uniti "siamo tutti uguali e valiamo allo stesso modo". Anny, che vive in un appartamento in affitto a New York dove non sono consentite le lavatrici, ha documentato la sua routine settimanale per lavare i vestiti in una lavanderia pubblica, un'attività che lei descrive come comune ma necessaria nella sua situazione.
Sebbene la giovane abbia sottolineato che la sua intenzione non era quella di creare divisioni, affermando che "non tutti siamo poveri, ma sì partiamo da una base difficile", molti utenti hanno reagito con opinioni contrastanti. Alcuni hanno apprezzato la sua sincerità, come il commento: "Lei racconta la sua realtà, ed è giusto, non bisogna credere a tutto ciò che viene venduto sui social. Amo la tua sincerità". Tuttavia, altri hanno messo in discussione la sua generalizzazione, assicurando che non tutti i migranti affrontano tali difficoltà: "Non tutti siamo poveri. I miei genitori si sono pianificati e siamo arrivati con una casa di proprietà e un'attività".
La discussione ha toccato anche temi culturali, come l'uso delle lavanderie pubbliche, che lei descrive come "del tutto normale" a New York e che ha suscitato una serie di reazioni curiose e critiche. "Perché ha mescolato i vestiti bianchi con quelli colorati?", ha chiesto un utente che ha sottolineato l'insolito di questa pratica. Un altro ha commentato: "Sento che New York non è per gente povera come me, è molto costoso vivere lì".
Alcuni hanno colto l'occasione per condividere le proprie esperienze personali: "Io ho la lavatrice, ma devo dire che la lavanderia pubblica mi ha salvato mille volte. Puoi lavare e asciugare molti più chili di vestiti alla volta". Altri, invece, hanno messo in dubbio se il video rappresentasse davvero la comunità migrante: "Non tutti viviamo allo stesso modo. Non bisogna generalizzare".
Il video ha riaperto un dibattito ricorrente tra i migranti sui privilegi e i sacrifici. Mentre alcuni hanno criticato il tono dei commenti per sottovalutare la realtà di coloro che partono da zero, altri si sono sentiti offesi dall'idea che tutti i migranti affrontino la stessa situazione. "Il peggior nemico di un migrante è un altro migrante che è lì da più tempo e si sente superiore a te," ha affermato Anny in risposta ad alcune critiche.
L'impatto di questa pubblicazione mette in luce le diverse realtà che affrontano i migranti negli Stati Uniti. Si può romanticizzare la povertà in un paese sviluppato? O è semplicemente un modo per esporre le difficoltà che molti preferiscono non mostrare? Il video di Anny López ha generato un vivace dibattito, evidenziando opinioni contrastanti sull'esperienza migratoria.
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