La Centrale Termoelettrica (CTE) Antonio Guiteras, a Matanzas, è uscita dal Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) questa domenica dopo aver effettuato con successo la sincronizzazione nelle ore del mattino.
Il giornalista ufficialista José Miguel Solís ha citato su Facebook l'ingegnere Rubén Campos Olmos, il quale ha spiegato che l'unità, alle 11:20, ha raggiunto una potenza iniziale di 32 MW prima di fermarsi per risolvere un inconveniente tecnico legato alla stazione di preparazione del carburante.
L'aggiustamento, che si prevede richiederà circa tre ore, fa parte degli sforzi per stabilizzare il funzionamento dell'impianto e garantire un'operazione continuativa.
Secondo Solís, gli specialisti consultati hanno confermato che, nonostante questo contrattempo, il fatto che l’unità abbia raggiunto i 32 MW dimostra l’efficacia dei lavori svolti nella caldaia, suscitando aspettative che la sincronizzazione definitiva possa essere raggiunta senza ulteriori complicazioni.
Sebbene il giornalista abbia pubblicato dopo le 17:00, ha spiegato che le informazioni corrispondevano ai dati delle 16:25, “e ora pubblichiamo per ragioni ovvie”, ha sottolineato.
Solís aveva precedentemente informato questo domenica sul suo profilo Facebook che si stavano scalando i parametri per azionare la turbina, un'operazione delicata che richiede prima di stabilizzare la pressione nella caldaia, intorno alle 100 atmosfere, e poi inviare vapore di qualità alla turbina per farla iniziare a girare fino a raggiungere le 3.600 rivoluzioni al minuto.
Con l'unità stabile, ha spiegato, si tenterebbe la sincronizzazione con il SEN, una manovra che richiede di bilanciare con precisione la fornitura di energia con il consumo, mantenendo la frequenza a 60 hertz. "Non è affatto come un generatore domestico!", ha sottolineato, poiché dopo la sincronizzazione, il processo continua con l'autosufficienza grazie all'energia fornita e all'acquisizione di carico in coordinamento con il Despacho Nacional de Carga.
Solís ha anche sottolineato l'impegno umano dietro a queste operazioni: turni notturni estenuanti, tecnici che trascorrono oltre 48 ore nell'impianto e uffici che si trasformano in spazi improvvisati per radersi, fare una doccia e ricaricarsi con del caffè. Tutto questo mentre il gruppo di avviamento e i tecnici del BTG (Caldaia, Turbina, Generatore) controllano costantemente l'impianto per supervisionare ogni dettaglio di un processo che richiede una precisione assoluta.
Secondo le sue dichiarazioni, se non si fossero verificate complicazioni o non si fosse manifestata la nota "Legge di Murphy", l'unità avrebbe dovuto essere operativa dopo mezzogiorno, in un momento che ha descritto come "silenzio assoluto che esplode in applausi e frasi molto cubane", con l'emblematico motto: "Qui non si arrende nessuno, c...".
In modo ottimista, era stato annunciato che la CTE avrebbe ripreso le sue operazioni questo sabato dopo un intervento di manutenzione programmata della durata di 96 ore, iniziato martedì scorso.
Il giornalista ufficialista Solís aveva informato su Facebook che i lavori di riparazione si sarebbero conclusi intorno alle 19:00 di sabato, dopo aver affrontato diversi ostacoli.
Il direttore della Guiteras, Campos Olmos, ha anche affermato giovedì che si stavano “raddopiando gli sforzi” affinché l'impianto, il maggiore produttore di energia del paese, potesse riprendere le operazioni sabato.
La UNE ha comunicato martedì scorso la disconnessione della centrale termoelettrica per un intervento di manutenzione programmata che durerà quattro giorni (96 ore), durante il quale verranno effettuati "lavori improrogabili sulla caldaia".
All'inizio del mese, la maggiore e più importante CTE di Cuba affrontava gravi difficoltà operative, poiché una fuga di gas le impediva di raggiungere il massimo potenziale di generazione.
Per questa ragione, l'impianto continuava a generare solo 175 megawatt (MW), motivo per cui si è deciso di effettuare una fermata.
Domande frequenti sulla Centrale Termoelettrica Antonio Guiteras e il suo impatto sul sistema elettrico cubano.
Perché la Centrale Termoelettrica Antonio Guiteras è stata nuovamente disconnessa dal Sistema Elettroenergetico Nazionale?
La Centrale Termoelettrica Antonio Guiteras è stata disconnessa dal Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) a causa di un inconveniente tecnico legato alla stazione di preparazione del combustibile. Questo intervento fa parte degli sforzi per stabilizzare l'impianto e garantire il suo funzionamento continuativo.
Qual è l'impatto dell'uscita della CTE Antonio Guiteras sulla fornitura elettrica a Cuba?
L'uscita della CTE Antonio Guiteras dal SEN aggrava significativamente la situazione energetica del paese, aumentando i blackout. La centrale termoelettrica è fondamentale per mitigare i blackout, ma la sua incapacità di operare in modo continuativo mette in evidenza le carenze nell'infrastruttura energetica di Cuba.
Quali sono state le difficoltà tecniche più frequenti della CTE Antonio Guiteras negli ultimi mesi?
La CTE Antonio Guiteras ha affrontato diverse difficoltà tecniche, come perdite di gas, problemi con il sistema di olio per il controllo delle valvole della turbina e un grave accumulo di sporco sulle superfici di scambio termico. Questi problemi hanno portato a frequenti e prolungati fermi dell'impianto. Questi incidenti evidenziano la mancanza di un mantenimento adeguato e l'obsolescenza della sua infrastruttura.
Quali misure si stanno adottando per migliorare la situazione energetica a Cuba?
Il governo cubano ha attuato una strategia di manutenzione prolungata nelle centrali termoelettriche per cercare di garantire il servizio elettrico. Inoltre, si stanno installando nuovi impianti fotovoltaici per aumentare la disponibilità di energia. Nonostante questi sforzi, le autorità riconoscono che i blackout continueranno fino al 2025 a causa delle attuali limitazioni del sistema.
Quali sono le aspettative per il futuro funzionamento della CTE Antonio Guiteras?
Le aspettative per il futuro funzionamento della CTE Antonio Guiteras sono concentrate sul raggiungimento di una sincronizzazione stabile con il SEN e sul superamento dei problemi tecnici attuali. Tuttavia, l'impianto continua a operare al limite delle sue capacità e affronta sfide significative a causa della sua infrastruttura obsoleta e della mancanza di risorse adeguate per la sua manutenzione.
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