L'arcidiocesi di Santiago di Cuba ha condiviso domenica scorsa con i suoi follower sui social media una preghiera a San Emigdio, patrono contro i terremoti, in risposta alla situazione sismica attuale che sta colpendo la regione orientale di Cuba.
La diocesi di Santiago di Cuba ha messo in risalto la figura di San Emigdio di Ascoli sul suo profilo Facebook, affermando: “Nel mezzo della reazione inaspettata della natura, in cui i terremoti irrompono con una forza incontrollabile in modo sorprendente, emerge la figura di San Emigdio di Ascoli, un santo venerato per il suo legame speciale con la protezione contro questi eventi tellurici”.
Nella sua pubblicazione, la sede ecclesiastica ha spiegato che a San Emigdio di Ascoli, primo vescovo di Ascoli Piceno, viene attribuita la protezione di quella città italiana, che non subì danni dopo un terremoto nella regione nel 1703. Da allora, viene venerato come patrono dei terremoti.
La preghiera a San Emidio di Ascoli, sempre molto raccomandata da Papa Benedetto XVI, è invocata come forma di protezione spirituale per coloro che cercano rifugio di fronte alla forza devastante dei terremoti.
"Dio Nostro Signore ci benedica / e ci difenda, ci dia aiuto e abbia misericordia / di noi, volga a noi il suo pietoso volto / e ci dia pace e santità. / Nostro Signore benedica questa casa e tutti noi che vi abitiamo / e ci liberi dall'impeto del terremoto / in virtù del dolcissimo nome di Gesù. Amen. / Santo Dio, Santo Forte, Santo immortale. / Padre nostro, Ave Maria e Gloria."
La diocesi ha accompagnato la preghiera con un'immagine di San Emigdio, venerata nella Santa Basilica Metropolitana Cattedrale di Santiago di Cuba.
La fede spesso rappresenta un rifugio nei momenti di disastri naturali, quando le persone si aggrappano alle proprie credenze, qualunque esse siano, in cerca di conforto.
In questo senso, la Casa del Caribe, con sede a Santiago di Cuba e autorità negli studi sulla cultura caraibica, la religiosità popolare e le tradizioni afrocubane, ha informato su Facebook che l'associazione yoruba nel territorio ha svolto cerimonie all'interno del complesso Osha-Ifa, per "contrastare le energie negative".
Secondo l'istituzione culturale, questi rituali sono stati guidati dal babalawo Juan Martén Portuondo (Guancho Irete Anza), presidente dell'Associazione Culturale Yoruba di Cuba a Santiago de Cuba.
La Casa del Caribe ha spiegato che l'obiettivo di tali cerimonie è “contrastare le energie negative che potrebbero influenzare il paese” e ha menzionato “i fenomeni climatici e altri fattori che, per loro natura, incidono sul normale svolgimento della vita quotidiana dei cubani”.
Infine, ha sottolineato che le foto condivise mostrano "una cerimonia di alimentazione alla terra" e, inoltre, a causa dei terremoti che hanno colpito l'oriente di Cuba, "una preghiera o oriqui per l'Odun Iwori Ogbe", con l'intento di "contrastare e placare la furia delle tempeste e dei disastri".
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