Ministro della Comunicazione dell'Iran in visita a Cuba: "Mi sento come a casa mia"

Il ministro della Comunicazione dell'Iran, Dr. Seyed Sattar Hashemi, ha visitato Cuba durante la FIHAV 2024, rafforzando l'alleanza autoritaria tra i due regimi, che condividono sfide economiche e censura mediatica.

Miguel Díaz-Canel y Seyed Sattar Hashemi © Facebook / Presidencia Cuba
Miguel Díaz-Canel e Seyed Sattar HashemiFoto © Facebook / Presidenza Cuba

Nel contesto della Fiera Internazionale dell'Avana (FIHAV) 2024, il ministro della Comunicazione e della Tecnologia dell'Informazione dell'Iran, Dr. Seyed Sattar Hashemi, ha incontrato il governante cubano Miguel Díaz-Canel, davanti al quale ha dichiarato di sentirsi "come a casa propria".

Durante la conversazione, Díaz-Canel ha lodato la presenza del ministro Hashemi al FIHAV e ha sottolineato la forte rappresentanza delle aziende iraniane all'evento, che hanno espresso il loro interesse a “collaborare con Cuba”.

Cattura schermo Facebook / Presidenza Cuba

Hashemi, in un gesto che mette in evidenza la sinergia tra i due regimi, ha commentato di sentirsi “come a casa” sull'isola, portando un messaggio di solidarietà e fratellanza del presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, per Díaz-Canel e il popolo cubano.

Questa familiarità, lontana dall'essere casuale, si basa su una profonda affinità ideologica e su una collaborazione politica che è cresciuta di fronte alle condanne della comunità internazionale, così come per il reciproco rifiuto dei valori democratici e l'affinità per il controllo autoritario.

Alleanze Strategiche e Impegno Autocratico

Questo legame tra i regimi di Cuba e Iran non è nuovo. Negli ultimi dieci anni, le visite di alto livello tra i due paesi si sono moltiplicate.

Nel luglio del 2024, il primo ministro cubano, Manuel Marrero Cruz, si è recato a Teheran per assistere all'insediamento di Pezeshkian, riaffermando l'impegno del regime cubano nei confronti del suo omologo iraniano.

In quel incontro, Marrero ha sottolineato le “relazioni storiche” tra entrambe le autocrazie e la loro “convergenza nella sfera internazionale” nell'affrontare le sanzioni e gli isolamenti imposti da paesi democratici che condannano le loro pratiche repressive.

Questi scambi diplomatici si estendono anche all'ambito economico. Nel 2022, entrambi i regimi hanno proposto di stabilire una rotta aerea diretta tra L'Avana e Teheran, un progetto che faciliterebbe il commercio e il turismo, rafforzando la loro cooperazione in settori come la salute, la tecnologia e gli investimenti.

Queste iniziative si inseriscono in una strategia più ampia di supporto reciproco, attraverso la quale cercano di superare l'isolamento e creare un fronte comune di fronte alla pressione internazionale.

Repressione e Controllo della Libertà di Stampa

L'affinità tra Cuba e Iran si riflette anche nel loro disprezzo per la libertà di stampa e nell'imposizione di ferrei controlli sull'informazione.

Nel suo rapporto del 2024, Reporters Without Borders (RSF) colloca Cuba al 168° posto su 180 in fatto di libertà di stampa, mentre l'Iran si trova ancora più in basso, al 176° posto.

Entrambi i regimi mantengono un ambiente ostile per il giornalismo indipendente, imponendo severe restrizioni alla libertà di espressione e perseguitando i media e i giornalisti che tentano di operare al di fuori del controllo statale.

In Cuba, tutti i mezzi sono controllati dal regime e la stampa privata è vietata. I giornalisti che cercano di informare in modo indipendente sono monitorati, arrestati e messi a tacere sotto minaccia. Il Decreto Legge 370 criminalizza la pubblicazione di contenuti critici sui social media e sulle piattaforme digitali, creando un ambiente di autocensura e repressione costante.

Da parte sua, l'Iran utilizza strategie simili, con arresti arbitrari di giornalisti e blocchi di internet in occasione di manifestazioni, oltre a censurare i social media per limitare la diffusione di informazioni.

Freedom House, che monitora i diritti digitali, classifica entrambi i paesi come “Non liberi” in termini di accesso a Internet. Le interruzioni di Internet e il blocco delle app di messaggistica sono diventate strumenti comuni di entrambi i regimi per soffocare la dissidenza, soprattutto in occasione di mobilitazioni sociali.

Complicità Ideologica: Un'Alleanza Antidemocratica

La presenza del ministro Hashemi a Cuba e le sue dichiarazioni di sentirsi "come a casa" rivelano la solida connessione ideologica tra i due regimi.

L'alleanza non si basa solo su interessi economici, ma su una visione condivisa di un modello autocratico, in cui l'informazione e l'opinione pubblica sono sottoposte a un rigoroso controllo statale.

Questa affinità consente loro di proiettare un'immagine di resistenza di fronte alla comunità internazionale, mentre consolidano i loro meccanismi di censura e manipolazione interna.

Rafforzando i loro legami attraverso scambi in settori come la tecnologia dell'informazione, Cuba e Iran cercano di potenziare i loro apparati di controllo, fondamentali per mantenere la coesione nei rispettivi sistemi.

La collaborazione non solo consente di sostenere le loro narrazioni antioccidentali nei forum internazionali, ma anche di sviluppare tecnologie che facilitano il monitoraggio della popolazione e rafforzano le loro posizioni autocratiche.

Questa alleanza, inserita in un'agenda di cooperazione attiva e in un disprezzo condiviso verso i valori democratici, è il riflesso di un blocco di resistenza che sfida i principi di libertà e trasparenza, configurando uno scenario di repressione e autocensura che incide profondamente sulle loro società.

FIHAV 2024 è stata inaugurata sotto allerta uragano e in piena crisi energetica a Cuba. Con oltre 700 espositori provenienti da 63 paesi, l'evento mira ad attrarre investimenti esteri fondamentali per il regime cubano, che affronta un collasso economico aggravato dalla mancanza di elettricità e da una crescente povertà.

In questo contesto, la visita del ministro iraniano delle Comunicazioni, Dr. Seyed Sattar Hashemi, simboleggia l'alleanza ideologica ed economica tra Cuba e Iran, i cui regimi condividono una posizione autoritaria e sfide comuni, cercando di sostenersi attraverso la collaborazione in aree strategiche e il controllo sulle informazioni.

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