La provincia cubana di Villa Clara sta affrontando interruzioni di corrente massicce questo venerdì, con 162 su 164 circuiti residenziali inattivi, hanno riportato le autorità locali.
Il direttore dell'Ufficio Carico di Villa Clara, Yadier Ruiz, ha informato in una nota pubblicata su Facebook dalla stazione locale CMHW che attualmente sono spenti 162 dei 164 circuiti del settore residenziale della provincia.
Alle 11:56 di oggi, il deficit di elettricità nel territorio ha raggiunto i 150 MW durante il picco di mezzogiorno, impedendo così di rispettare il programma di interruzioni pubblicato sui mezzi ufficiali, ha spiegato.
"Di fronte a circostanze energetiche così complesse, non è possibile ruotare i circuiti come era previsto", ha affermato Ruiz.
I commenti a questo annuncio sui social non si sono fatti attendere.
"Hay cuore della mia vita, perché spengono tutti i circuiti se Santo Domingo sta coprendo tutto il deficit di Villa Clara? È una mancanza di umanità e rispetto tenere un intero popolo al buio per più di 30 ore... senza parole con voi, la verità. Sono stato parte del team elettrico anni fa e so che voi resistete, ma dovete fermarvi," ha risposto un internauta indignato al post ufficiale.
La crisi energetica cubana coinvolge tutte le province dell'isola. Questo venerdì, l'azienda elettrica di L'Avana ha anche annunciato ulteriori interruzioni di emergenza.
Secondo un annuncio pubblicato su Facebook, i tagli hanno interessato i clienti della capitale associati ai Blocchi #1 e #2 dalle 9:00 alle 14:00, e successivamente colpiranno il Blocco #4 dalle 14:00 alle 18:00.
Il comunicato invitava la popolazione a utilizzare l'energia elettrica in modo razionale, al fine di ridurre il consumo e prevenire sovraccarichi nelle reti, in un momento critico in cui il deficit di generazione raggiungerà i 1.595 MW durante l'orario di punta, equivalente a oltre la metà della domanda nazionale.
La situazione si complica a causa di diverse unità generatrici fuori servizio per guasti e mancanza di carburante. Impianti come la CTE Mariel, CTE Santa Cruz, CTE Cienfuegos e CTE Nuevitas rimangono inattivi. L'UNE prevede una disponibilità per l'orario di picco di appena 1.675 MW di fronte a una domanda stimata di 3.200 MW, il che comporta un deficit progettato di 1.525 MW.
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