Il cubano residente all'estero, Sergio Rodríguez, ha lasciato forti critiche al governante Miguel Díaz-Canel sui social media. Lo ha accusato di aver trasformato tanto Cuba da sbiadire l'essenza del paese.
Le dichiarazioni di Rodríguez appaiono tra i commenti a una pubblicazione di Díaz-Canel, dove il governante rifiuta la possibile assistenza degli Stati Uniti e chiede all'Amministrazione Biden di eliminare l'embargo economico a Cuba, con l'hashtag #TumbaElBloqueo.
"Quale blocco? Il blocco siete voi", ha detto Rodríguez al regime e si è poi diretto direttamente a Miguel Díaz-Canel, con parole dure ed emotive.
"Quando lei ha assunto la presidenza, io, come molti cubani, ho sentito che avrebbe dato un cambiamento radicale al paese. Provavo una profonda ammirazione e rispetto per lei. Davvero ci è riuscito, e alla grande. Lei ha cambiato così tanto Cuba che non sappiamo più in cosa l'ha trasformata," ha espresso Rodríguez.
Il cubano assicura che poco a poco, tutte le persone che riponevano fiducia nel presunto cambiamento politico che avrebbe portato il governo di Díaz-Canel si sono deluse. "Quel rispetto si è trasformato nel disprezzo più profondo e oscuro che un popolo possa sentire per un essere umano".
Nel suo messaggio, Rodríguez chiede a Díaz-Canel di riconoscere i suoi errori e di allontanarsi dal governo, affinché le madri smettano di piangere e i bambini smettano di soffrire la fame, la sete e la disperazione.
"Metta la mano sul cuore, lasci la sua stoltezza e il suo impegno vano con i Castro, perché alla fine lei è un dado in più nella loro macchina machiavellica. Quando quel dado si allenterà, lo sostituiscono con uno nuovo e lo buttano in una vecchia lattina. Questa sarà la sua fine. Sia degno di se stesso, abbia il coraggio e la valentia di lasciare che il popolo di Cuba decida il suo destino," disse l'emigrante al governante in carica.
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