“Acqua è ciò di cui ho bisogno!”, è stata la risposta contundente di una madre cubana al governante Miguel Díaz-Canel durante il tour del mandatario a Guantánamo.
La donna, stanca dell'abbandono del governo, alzò la voce per esprimere la sua disperazione e denunciare la critica situazione che affronta la sua famiglia e il resto della popolazione, in un contesto segnato da forti alluvioni e un bilancio preliminare di sette morti a Guantánamo, compreso un bambino di cinque anni.
In un video pubblicato sul social network X, la donna, visibilmente esausta e senza interesse per le spiegazioni del presidente, ha denunciato di avere un malato disteso a letto e senza cibo: "Cosa gli do?", ha chiesto, riflettendo la disperazione e la mancanza di risorse per affrontare la crisi.
"Adesso stanno arrivando acqua, cibo, latte e un gruppo di brigate che aprono la strada", ha sottolineato Díaz-Canel cercando di placare la disperazione della donna che, in più occasioni, lo ha interrotto per esprimere il suo malcontento.
"È stato preso un insieme di misure per sostenere la popolazione", ripeteva il mandatario, senza guardare la donna direttamente negli occhi, come se recitasse un discorso preparato, mentre si spostava tra la popolazione circondato da una forte scorta.
Díaz-Canel è arrivato mercoledì nel comune di San Antonio del Sur, a Guantánamo, una delle regioni più colpite dal passaggio dell'uragano Oscar.
Durante il suo scambio con la popolazione, un uomo a capo di 29 bambini in una scuola speciale ha denunciato che il governo li ha portati in quel locale e li ha abbandonati.
Il Governo cubano ha informato che esistono, in modo preliminare, più di mille abitazioni danneggiate in vari municipi della provincia di Guantánamo, principale territorio colpito da Oscar.
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