Varii paesi di Guantánamo rimangono isolati dopo il passaggio dell'uragano Oscar.

Il primo segretario del PCC di Imías è arrivato al municipio a piedi, secondo quanto dichiarato da Díaz-Canel.

Puente inundado en Guantánamo © Facebook/
Puente allagato a GuantánamoFoto © Facebook/

Il municipio guantanamero di Imías e altri paesi della provincia di Guantánamo continuano a essere isolati a causa delle forti inondazioni avvenute in quel territorio durante il passaggio di Oscar, che ha colpito la zona come un uragano.

Captura di Facebook/Miguel Noticias

"Abbiamo potuto comunicare con il primo segretario del Partito a Guantánamo, che è riuscito a raggiungere Imías a piedi, perché il luogo è isolato a causa delle inondazioni. La situazione lì è molto complessa. Si stanno prendendo misure per proteggere la popolazione", ha scritto Miguel Díaz-Canel su X.

Oltre a Imías, rimane isolato "il passaggio verso il Consiglio Popolare La Tinta e Boca de Jauco a causa di un cedimento nella via di accesso", secondo quanto rivelato sui social dal giornalista Miguel Reyes.

Il comunicatore ha aggiunto che si mantiene comunicazione con gli abitanti e si spera di accedere il prima possibile per iniziare le valutazioni dei danni e il recupero.

"Se tiene vitalità verso il Consiglio Popolare di La Tinta, Vertientes e Puriales," ha aggiunto il giornalista.

In caso di Maisí, uno dei territori più colpiti, sono iniziate le operazioni di recupero. Sono iniziati i lavori di taglio degli alberi che ostruiscono il passaggio verso le altre demarcazioni di governo.

Captura di Facebook/Miguel Noticias

Ci sono molte danneggiamenti ai tetti, coperture leggere e totali, e crolli di abitazioni che non sono ancora stati quantificati. I lavori di recupero a Maisí si svolgono con il sostegno di tutti i settori economici del territorio.

La citata fonte ha aggiunto che è presente una brigata chirurgica per qualsiasi emergenza medica. Tuttavia, in quel territorio non ci sono casi segnalati né perdite di vite umane.

Nel caso del municipio di Baracoa, questo martedì è stato eseguito un'operazione di soccorso aereo per il trasferimento di un minore in stato critico in un centro ospedaliero al di fuori della località, come ha riferito sui suoi social media il mezzo ufficiale Primada Visión.

L'uragano Oscar, che ha toccato il suolo cubano il 20 ottobre scorso, ha lasciato una scia di distruzione nell'oriente di Cuba, con la provincia di Guantánamo la più colpita. Con un bilancio preliminare di sei morti, la situazione rimane critica, specialmente nei municipi di San Antonio del Sur e Imías, che hanno subito inondazioni senza precedenti.

I defunti, residenti tutti a San Antonio del Sur, sono stati identificati come Francisco Colombia Matos (92 anni); Esmeraldo Noa Fiffe (82); Antolino Areas Domínguez (84); Alexander Saben Matos (42); Irianni Labañino Domínguez (31 anni) e il bambino di appena cinque anni, Luís Andis Elías Labañino.

"Tutta Cuba in funzione di Guantánamo", ha sentenziato recentemente Miguel Díaz-Canel.

Le immagini di desolazione in queste località in particolare sono impattanti, con case allagate, cibi perduti e molte famiglie che lottano per recuperare quel poco che è rimasto asciutto.

Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha sottolineato in una riunione d'emergenza che, sebbene inizialmente Oscar sembrasse "un piccolo ciclone", la sua forza e velocità lo hanno trasformato in un fenomeno devastante per la regione orientale del paese.

I membri delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR) e del Ministero dell'Interno (MININT) partecipano ai primi lavori di salvataggio, in particolare nelle zone più colpite dalle acque, che hanno raggiunto un'altezza di un metro.

Il danno più grave in termini di infrastrutture si è concentrato nei comuni di Baracoa e Maisí, dove i venti e le piogge di Oscar hanno distrutto centinaia di abitazioni.

A Baracoa, si contano fino ad ora 743 abitazioni con danni ai tetti e 51 che hanno subito crolli parziali.

A Maisí, la situazione è ancora più grave: 340 abitazioni hanno perso completamente i tetti e altre 667 hanno subito danni parziali, secondo i dati pubblicati dal giornale Granma.

Le strutture statali non sono state risparmiate dall'impatto dell'uragano: magazzini, depositi, farmacie e scuole sono state danneggiate, e le autorità continuano a valutare l'entità dei danni.

Nell'agricoltura, il caffè, uno dei principali coltivi della regione, è stato il più colpito, il che potrebbe avere un impatto significativo sull'economia locale a medio termine.

Le operazioni di recupero sono già in corso, ma la sfida è enorme in un paese che attraversa una profonda crisi economica e in tutti gli ambiti.

In alcuni punti della provincia di Guantánamo, come nella famosa strada de La Farola, i smottamenti hanno bloccato il transito, rendendo difficile l'accesso a comunità isolate.

Il municipio di Maisí, uno dei più colpiti dall'uragano, ha riportato gravi danni ai tetti di diverse abitazioni, comprese le petrocase del consiglio popolare di La Punta e il policlinico di Sabana. Le piogge torrenziali hanno provocato l'esondazione di numerosi fiumi, aggravando ulteriormente la situazione nelle comunità più vulnerabili.

Sebbene il centro della tempesta tropicale Oscar abbia già abbandonato il territorio cubano, le piogge continueranno ad interessare l'oriente del paese per alcune ore ancora.

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