Camagüeyana denuncia l'abbandono del marito malato di cancro: “L'indifferenza del governo è criminale”

"È ingiusto che ci trattino come animali, privi di diritti, e che non abbiamo dove rivolgerci in cerca di soluzioni", sono state alcune delle ragioni della denuncia di questa camagüeyana.

Pacientes del Hospital Oncológico (Imagen de referencia) © Hospital Oncológico "Conrado Benítez García" / Facebook
Pazienti dell'Ospedale Oncologico (Immagine di riferimento)Foto © Ospedale Oncologico "Conrado Benítez García" / Facebook

Una cubana ha denunciato lunedì sui social media la situazione critica che sta affrontando con suo marito, che da un anno è affetto da cancro alla faringe e negli ultimi mesi ha ricevuto trattamenti presso l'Ospedale Oncologico Maria Curie di Camagüey.

Dolores Nieves ha raccontato nel gruppo Facebook “Revolico Guáimaro” le difficoltà quotidiane che affrontano a causa dei continui blackout, della mancanza d'acqua e dell'indifferenza del governo, un disinteresse che, secondo quanto denuncia, colpisce gravemente le persone malate, come suo marito.

Cattura Facebook / Loly Nieves García

Nieves ha spiegato che i blackout di oltre otto ore rendono difficile la preparazione dei cibi speciali di cui ha bisogno suo marito a causa della sua condizione di disfagia, che gli impedisce di deglutire correttamente.

Inoltre, ha denunciato la mancanza di risposte da parte delle autorità locali, definendo "criminale" l'abbandono e il trattamento riservato ai cittadini.

"È ingiusto che ci trattino come animali, privi di diritti e che non abbiamo a chi rivolgerci per cercare soluzioni", ha dichiarato.

Nella sua denuncia, ha anche criticato l'Associazione dei Combattenti, di cui il marito faceva parte, perché “non hanno mai avuto la minima etica per arrivare almeno a chiedere ‘come sta di salute’”, ha aggiunto.

Infine, la donna ha espresso la sua frustrazione nei confronti del sistema, affermando che non parteciperà più a elezioni né a assemblee di circoscrizione, poiché ritiene che queste non offrano soluzioni reali ai problemi che affrontano.

A Cuba, le persone affette da malattie e i loro familiari devono affrontare numerose difficoltà, che vanno dalla scarsità di medicinali, alla mancanza di personale medico e alle condizioni precarie negli ospedali, fino ai blackout, all'inflazione alimentare e a una crisi economica generalizzata.

Nel mese di settembre, il padre del bambino cubano Jorge Esteban Reina Llerena, affetto da leucemia linfoblastica acuta, ha messo in dubbio il governo per aver diffuso la sua storia nei mezzi ufficiali, distorcendola completamente.

Captura Facebook / Jorge Reina Pallarols

Jorge Reina Pallarols ha condiviso un testo sul suo profilo Facebook, in cui definisce "ripugnante" l'atteggiamento dei dirigenti nei confronti di tutte le azioni che ha intrapreso per salvare la vita a suo figlio.

Tuttavia, il regime cubano insiste nella sua convinzione che l'embargo degli Stati Uniti gli impedisca di importare attrezzature mediche e farmaci necessari per il trattamento del cancro, una giustificazione che è stata più volte contestata con dati concreti dal governo di quel paese.

La viceprimera ministra, Inés María Chapman Waugh, è stata la responsabile di riaffermare il discorso del “blocco” come causa della mancanza di assistenza sanitaria per i cubani, non esitendo a incolpare gli Stati Uniti per le carenze del sistema di Salute Pubblica dell'Isola, praticamente al collasso a causa della mancanza di investimenti di un regime che dà priorità alla costruzione di hotel per il turismo internazionale piuttosto che al benessere dei propri cittadini.

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