Amelia Calzadilla, riconosciuta per il suo attivismo sui social media, ha criticato aspramente Sandro Castro, il nipote di Fidel Castro, dopo aver annunciato l'intenzione di festeggiare un compleanno di lusso nel mezzo della crisi che sta affrontando Cuba.
In un lungo post su Facebook, Calzadilla ha elencato le ragioni per cui considera offensiva l'ostentazione di Sandro e il privilegio che essa rappresenta.
La cubana, radicata in Spagna con la sua famiglia, ha accusato Sandro di utilizzare le ricchezze del Paese per il proprio tornaconto personale, mentre la maggior parte dei cubani vive in condizioni precarie.
"Il denaro con cui hai costruito un bar in via F proviene dalle ricchezze patrimoniali e naturali della nostra nazione," affermò.
Inoltre, ha messo in evidenza l'ipocrisia di difendere un'ideologia che ha criminalizzato la proprietà privata mentre i fratelli Castro e i loro discendenti godevano di privilegi esclusivi.
L'attivista ha anche sottolineato il contrasto tra la vita di lusso di Sandro e la realtà di molti cubani che rischiano la vita cercando di fuggire dal paese. "Mentre tu festeggi, ci sono migliaia di cubani che muoiono in mare o in qualche giungla", ha dichiarato.
La reazione di Calzadilla è arrivata dopo che Sandro Castro ha difeso il suo diritto a festeggiare come "un giovane cubano rivoluzionario", definendo le critiche nei suoi confronti come un attacco di "odiatori" finanziati dagli Stati Uniti.
Calzadilla assicura che le dichiarazioni del nipote di Fidel riflettono il disprezzo per la sofferenza del popolo cubano. Ha chiarito nel suo messaggio che il problema non è la festa di compleanno, ma la beffa che essa rappresenta per un popolo immerso in black-out e miseria.
La risposta di Calzadilla ha generato un’ondata di sostegno sui social media, rafforzando il malcontento dei cubani nei confronti di un’élite che vive distaccata dalla realtà del paese.
Dall'altro lato, mercoledì Cuba si è risvegliata nuovamente al buio, a causa della terza interruzione del Sistema Elettro-energetico Nazionale in poco tempo. Molte persone si chiedono, con ironia, se Sandro potrà festeggiare il suo sontuoso compleanno al buio.
Domande frequenti sulla controversa celebrazione di Sandro Castro a Cuba
Chi è Sandro Castro e perché il suo compleanno genera controversie?
Sandro Castro è il nipote del defunto dittatore cubano Fidel Castro, e la sua celebrazione di compleanno ha suscitato polemiche a causa dell'ostentazione in mezzo alla crisi economica che colpisce Cuba. Il suo stile di vita lussuoso contrasta con le difficoltà che affronta la maggior parte dei cubani.
Perché Amelia Calzadilla ha criticato Sandro Castro?
Amelia Calzadilla ha criticato Sandro Castro per l'ostentazione e il privilegio che rappresenta in mezzo alla crisi a Cuba. Calzadilla ha sottolineato che il denaro che utilizza proviene delle ricchezze patrimoniali e naturali del paese, mentre la maggior parte dei cubani vive in condizioni precarie, evidenziando l'ipocrisia di difendere un'ideologia che ha criminalizzato la proprietà privata.
Come si svolgerà la festa di compleanno di Sandro Castro?
La festa di compleanno di Sandro Castro si terrà al bar EFE del Vedado a L'Avana. L'evento includerà un cocktail di benvenuto, birra, tequila e vino spumante gratuito per i presenti, i quali dovranno seguire un codice di abbigliamento di colore bianco.
Cosa simboleggia la celebrazione di Sandro Castro per il popolo cubano?
La celebrazione ostentata del compleanno di Sandro Castro simboleggia le disuguaglianze e i privilegi dell'élite cubana, mettendo in evidenza il contrasto tra il suo stile di vita e le condizioni della maggior parte della popolazione dell'isola. Questo tipo di eventi rafforza la percezione di disconnessione del regime dalle necessità del popolo.
Come hanno reagito i social media alle pubblicazioni di Sandro Castro?
Le pubblicazioni di Sandro Castro hanno suscitato indignazione tra i cubani, che criticano la sua mancanza di empatia e la sua vita di lusso in mezzo alla crisi economica che colpisce l'isola. Il suo atteggiamento è percepito come una derisione nei confronti di coloro che affrontano difficoltà quotidiane a Cuba.
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