Pugnala un militare a Santiago di Cuba

Il ferito è stato trasferito all'Ospedale Provinciale Saturnino Lora.

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Un uomo è stato accoltellato nel pomeriggio di martedì a Boniato, a Santiago di Cuba, per cause sconosciute.

Secondo il testimonianza di persone della zona - citato dal giornalista Yosmany Mayeta - l'uomo ferito "probabilmente è una guardia che risiede nello stesso quartiere".

Al militare diversi giovani gli avrebbero inferto colpi di pugnale e gli avrebbero causato almeno quattro ferite da arma bianca, ha dettagliato la fonte.

L'incidente è avvenuto intorno alle 18:50 nei pressi del Ponte di Boniato, di fronte a uno studio medico e prima di arrivare al carcere di massima sicurezza presente in quella zona.

Facebook/Yosmany Mayeta Labrada

Immagini pubblicate da Mayeta Labrada hanno mostrato un impressionante e insolito dispiegamento di pattuglie e diverse persone appostate nei dintorni della scena.

La vittima, la cui identità non è stata resa nota, è stata trasportata da alcuni vicini dell'area all'Ospedale Provinciale Saturnino Lora.

Non si conosce lo stato di salute attuale dell'uomo aggredito, così come altri dettagli relativi all'evento.

Non è il primo incidente contro un membro dei corpi di sicurezza del governo cubano nelle ultime settimane, poiché il 1° ottobre è stato trovato nei pressi della Polivalente Alejandro Urgellés di Santiago di Cuba il cadavere di un uomo presumibilmente assassinato che si scoprì essere un agente di polizia.

In quel caso, la vittima è stata identificata come Yorlandi Rodríguez Valenciano, di 38 anni e padre di due bambine piccole, che lavorava nell'unità di polizia di Micro 9, nel Distretto José Martí. Il cadavere è stato scoperto in un campo di erbacce adiacente a un complesso sportivo e il presunto movente del crimine sarebbe stato il furto della moto.

Nei giorni recenti, la vicepresidente del Tribunale Supremo di Cuba, Maricela Sosa Ravelo, ha affermato alla rete britannica BBC che l'insicurezza nell'isola è un problema esagerato dai social media e ha citato - come è abituale nella retorica del governo - campagne diffamatorie promosse dagli Stati Uniti.

Sosa Ravelo ha offerto le sue dichiarazioni - che la stessa BBC ha definito "poco comuni" a causa dell'ermetismo predominante del regime cubano - in un unico reportage dove altre due cittadine raccontavano le loro impressioni sulla sicurezza nell'isola, segnando un contrasto significativo tra la percezione del popolo e quella delle autorità.

Maricela Sosa Ravelo ha sostenuto che "a Cuba, la polizia ha un alto tasso di successo nella risoluzione dei crimini", e ha aggiunto che i cittadini non prendono la giustizia nelle loro mani, il che, a suo avviso, "suggerisce che la popolazione ha fiducia nel sistema di giustizia cubano".

Tuttavia, le denunce di furti, rapine, omicidi e altri fatti delittuosi hanno subito un marcato incremento negli ultimi anni, in coincidenza con l'aumento della crisi economica, dell'inflazione e del calo del potere d'acquisto della popolazione.

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