L'Illustre Collegio Ufficiale dei Medici di Madrid (ICOMEM) ha deciso questo mercoledì di permettere l'iscrizione dei medici cubani senza la necessità di presentare il certificato di non inabilitazione, un documento che attualmente non viene rilasciato a Cuba.
L'ICOMEM ha preso questa decisione, che rappresenta un progresso cruciale per i medici cubani che desiderano esercitare a Madrid, il cui processo di omologazione è stato gravemente influenzato dalle difficoltà nel ottenere questo documento sull'isola, come riportato sul suo sito web.
La decisione è stata annunciata dopo un incontro tra il Dr. Manuel Martínez-Sellés, presidente dell'ICOMEM, e il Dr. Guillermo Ponce, presidente dell'Associazione dei Medici Cubani, che era accompagnato dalla Dr.ssa Lita Saransig e Liseth Camacho, membri dell'associazione.
Recentemente, la consigliera della Sanità della Comunità di Madrid, Fátima Matute, ha chiesto ai ministeri dell'Istruzione e della Sanità di Spagna una “maggiore celerità” nell'omologazione dei titoli per i medici cubani.
Durante un incontro con i rappresentanti dell'Associazione dei Medici Cubani in Spagna, la consigliera ha sottolineato che i medici formati sull'isola da diversi anni stanno combattendo per il riconoscimento dei loro titoli universitari che, denunciano, ha notevoli ritardi, secondo un rapporto del quotidiano spagnolo ConSalud.
Dichare ritardi hanno motivato il Movimento di Omologazioni Cubane in Spagna, insieme all'Associazione dei Medici Cubani in Spagna, a organizzare una protesta il 25 settembre di fronte al Congresso dei Deputati, a Madrid.
La manifestazione aveva l'obiettivo di denunciare i lunghi ritardi nella convalida dei titoli universitari cubani, un processo che, secondo il Vecchio Decreto Reale 967/2014 e il Nuovo Decreto Reale 889/2022, dovrebbe risolversi in sei mesi, ma che attualmente subisce ritardi fino a cinque anni, ha riportato La Razón.
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