Gerardo Hernández chiede ai cederisti di combattere sui social media: "Le bombe di oggi sono più sottili."

L'ex spia cubana Gerardo Hernández Nordelo, attualmente coordinatore nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR), ha esortato i membri dei CDR a combattere sui social media durante l'atto centrale per il 64° anniversario dell'organizzazione.

A Santiago di Cuba, sede dell'atto nazionale, Hernández Nordelo ha dichiarato che "le bombe di oggi sono più sottili e velate, e sono soprattutto nel mondo dei social media".

Allo stesso modo, secondo il reportage pubblicato sulla pagina Facebook del canale ufficiale Canal Caribe, è stato indicato che “ogni momento richiede nuove sfide e la forza cederista sarà sempre al servizio della Patria”.

Per di più, ha sottolineato l'importanza di “diffondere la verità su Cuba”, anche se in realtà sarebbe la “verità” del regime, perché il popolo dell'isola vive una dura realtà tra blackout, scarsità e difficoltà quasi innumerevoli.

In effetti, nonostante la partecipazione all'evento, molte di queste persone costrette dai loro superiori nei luoghi di lavoro, i cubani vedono nei "comitati" il nido della delazione di quartiere, uno strumento del vampirismo del castrismo, che succhia il sangue e l'anima dei cittadini, e che intende trasformare ogni vicino nel poliziotto dell'altro. Se esistono ancora, è grazie al potere sovradimensionato della macchina repressiva della dittatura.

Chi fa la guardia al giorno d'oggi? Quali genitori iscrivono i propri figli all'organizzazione quando compiono 16 anni? Quale Patrulla Clic, quale Domingo Rojo, quale riunione, quale celebrazione di cosa? Nessuno è “per questo”, e Hernández Nordelo lo sa, ma insiste nel dire che stanno avanzando con programmi di raccolta di “materie prime” e “donazioni di sangue”.