L'attivista cubana Yamilka Laffita, conosciuta sui social come Lara Crofs, ha denunciato pubblicamente di essere stata vittima di minacce di morte a causa del suo lavoro umanitario e della sua lotta per una Cuba libera.
In un messaggio condiviso attraverso i suoi social media, l'attivista ha dettagliato le minacce subite e ha affermato che, nonostante il suo delicato stato di salute, continua a organizzare iniziative insieme ad altri collaboratori per aiutare i più bisognosi nell'isola.
"È da qualche giorno che non mi sento bene di salute, quindi sono stata poco attiva sui social, ma abbiamo continuato a lavorare appena possiamo," ha dichiarato l'attivista e ha assicurato che non fermerà il suo lavoro nonostante le intimidazioni ricevute.
"Ministero della Sicurezza di Stato, li faccio direttamente responsabili per ciò che mi accade a me o a qualsiasi dei miei familiari o amici", ha enfatizzato. "Le loro minacce meschine, letteralmente, non mi preoccupano. So chi sono, so da dove vengo e ciò che desidero di più nella mia vita è una Cuba Libera, il resto è secondario".
Laffita ha insistito che il suo supporto ai cubani non cesserà e ha sottolineato che il regime è il vero colpevole della situazione che il paese sta affrontando.
"Il mio sostegno a tutto ciò che ritengo giusto e necessario rimarrà, finché continuerete a condannare questo popolo a vivere in una Tirannia", ha espresso.
L'attivista ha ringraziato pubblicamente il supporto e il rispetto di figure come la professoressa Alina Bárbara López Hernández, che è diventata un punto di riferimento per molti nella lotta per i diritti civili a Cuba.
"Tener su respeto y confianza è per me un grandissimo onore", ha sottolineato Laffita, riaffermando il suo impegno per la causa della Libertà di Cuba.
Con questa denuncia, Lara Crofs cerca di mettere in evidenza le intimidazioni che ricevono gli attivisti cubani e sottolinea che, lontana dall'intimidire, continuerà a rimanere ferma nella sua lotta.
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