La Sicurezza dello Stato arresta l'intellettuale cubana Jenny Pantoja.

L'accademica era circondata da diverse ore da un blitz del Ministero dell'Interno alla sua abitazione.

Jenny Pantoja © Facebook/Observatorio de Derechos Culturales
Jenny PantojaFoto © Facebook/Observatorio de Derechos Culturali

L'Osservatorio dei Diritti Culturali ha denunciato questo mercoledì l'arresto dell'intellettuale dissidente cubana Jenny Pantoja Torres per ordini della polizia politica.

Desde ieri, Pantoja si trovava sotto costante assedio da parte della Sicurezza dello Stato, con la sua abitazione circondata da un dispositivo di controllo del Ministero dell'Interno.

L'accademica, che ha difeso il suo diritto alla libertà di espressione, ha respinto l'assedio alla sua abitazione e ha dichiarato che la libertà di movimento era un diritto fondamentale.

"Saldrò perché non hanno autorità legale per fermarmi. Il giorno in cui tutti combatteremo fermamente per i nostri diritti civili, non potranno più mantenere il potere", ha dichiarato.

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Tras questo fatto sarebbe stata arrestata.

Ha sottolineato che qualsiasi documento firmato sotto pressione è invalido e che non accetterà ingiustizie che la rendano complice di coloro che le perpetuano.

L'Osservatorio ha lanciato un appello alla solidarietà dei cittadini e alle organizzazioni per i diritti umani per salvaguardare Pantoja, in un contesto in cui la repressione contro i dissidenti è aumentata a Cuba, specialmente il giorno 18 di ogni mese, una data che è diventata un simbolo di lotta per i diritti e la libera espressione nel paese.

La recente ondata di repressione sull'isola include l'espulsione dalla UNEAC dell'intellettuale Alina B. López e le dimissioni di Jorge Fernández Era, che sono stati perseguitati negli ultimi mesi dal regime.

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