Il Movimento delle Omologazioni Cubane in Spagna, insieme all'Associazione dei Medici Cubani in Spagna, ha organizzato una protesta il 25 settembre di fronte al Congresso dei Deputati, a Madrid.
La manifestazione, prevista dalle 11:00 alle 15:00, ha lo scopo di denunciare i lunghi ritardi nella convalida dei titoli universitari cubani, un processo che, secondo il Decreto Reale 967/2014 e il Nuovo Decreto Reale 889/2022, dovrebbe risolversi in sei mesi, ma che attualmente subisce ritardi fino a cinque anni, ha riportato La Razón.
Migliaia di professionisti della salute e di altre professioni, di tutti i continenti, tra cui cittadini spagnoli, laureati in università di Cuba, subiscono questa "grave discriminazione" per una media di due o tre anni.
La protesta cerca inoltre di denunciare la “paralizzazione arbitraria” dei processi di omologazione dei titoli di Cuba da un anno, “con la giustificazione di una revisione in origine da parte del Ministero della Scienza, Innovazione e Università”, ha sottolineato il portale di notizie citato.
Questa manifestazione ha come antecedente la recente richiesta della consigliera della Sanità della Comunità di Madrid, Fátima Matute, che ha chiesto ai ministeri dell'Istruzione e della Sanità di Spagna una maggiore "celerità" nel processo di omologazione dei titoli per i medici cubani.
Durante una riunione con i rappresentanti dell'Associazione dei Medici Cubani in Spagna, la consigliera ha sottolineato che i medici formati nell'isola da anni lottano per il riconoscimento dei loro titoli universitari che, denunciano, ha un notevole ritardo, secondo un report del quotidiano spagnolo ConSalud.
Questo problema non è nuovo, poiché lo scorso aprile un gruppo di medici di diversi paesi residenti in Spagna si è manifestato davanti al Congresso dei Deputati a Madrid per chiedere maggiore velocità nell'omologazione dei loro titoli universitari.
La convocazione è stata guidata dal "Movimento di Omologazioni Cubane in Spagna", "Omologazione Giusta Ora", "Associazione dei Medici Cubani in Spagna", "Federazione Spagnola dei Medici", così come da vari sindacati e organizzazioni non governative, ha informato il mezzo Árbol Invertido.
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