Cuba ha acquistato meno pollo dagli Stati Uniti tra gennaio e luglio del 2024, rivelano dati pubblicati dal Dipartimento dell'Agricoltura statunitense (USDA).
L'importo registrato è stato di 146 mila tonnellate, l'equivalente approssimativo di 5.840 contenitori. La cifra, inoltre, è inferiore a quella dello stesso periodo del 2023, ma il valore è stato superiore del 2,5%, indicando un aumento del prezzo, ha spiegato, per parte sua, il prestigioso economista Pedro Monreal.
Sui social X, Monreal ha esposto che, in termini mensili, le tonnellate esportate sono diminuite del 7,5% a luglio 2024 e hanno registrato una riduzione del 6,7% in valore, riflettendo il consueto andamento oscillante delle esportazioni mensili di carne di pollo degli Stati Uniti a Cuba.
Ha spiegato inoltre che le esportazioni dal paese nordamericano sono la principale offerta della fonte di proteina animale di maggiore consumo a Cuba e compensano l'acuta crisi agropecuaria nazionale.
Il valore di 1,24 dollari al chilogrammo di pollo degli Stati Uniti esportato a luglio 2024 è stato leggermente superiore a quello del mese precedente (1,23/Kg). È il valore FOB (franco a bordo nel porto d'imbarco).
Le cifre del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti includono tutte le esportazioni di carne di pollo verso Cuba contrattate per essere commercializzate da tutti i tipi di entità (statali, cooperative e MIPYMES).
Il livello inferiore è stato registrato anche nel primo semestre, mentre alla fine del 2023 si è osservato un calo drammatico nelle esportazioni di pollo, con una diminuzione del 26,5 percento in valore e del 32 percento in volume rispetto al mese precedente, raggiungendo il suo livello più basso da giugno 2020.
Tutto ciò accade quando a Cuba manca il pollo da mesi nelle botteghe e anche nei negozi statali. Inoltre, gli spazi di vendita hanno aumentato i loro prezzi.
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