Il governo di Cuba ha chiesto ai cittadini di denunciare telefonicamente le violazioni dei prezzi fissati che ha appena imposto su sei prodotti di base.
Il Ministero delle Finanze e dei Prezzi (MFP) ha dichiarato sul proprio account Twitter che, come parte di un movimento di controllo popolare, sono stati istituiti canali di comunicazione per ciascun territorio affinché le persone possano segnalare le violazioni dei prezzi.
"Al popolo dobbiamo tutto!" ha detto il MFP, insieme a un'immagine con il telefono e gli indirizzi elettronici a cui possono rivolgersi gli interessati.
Lo scorso lunedì è stato annunciato l'implementazione dei limiti di prezzo su sei prodotti di base (cinque alimentari e il detersivo in polvere) ad alta domanda, come sforzo per mitigare l'impatto dell'inflazione sulla popolazione.
La Risoluzione 225/2024 del MFP ha stabilito i prezzi al dettaglio massimi del pollo, dell'olio (escluso l'olio d'oliva), del latte in polvere, della pasta, delle salsicce e del detersivo.
La norma colpirà principalmente le micro, piccole e medie imprese (mipymes), che attualmente sono quelle che commercializzano di più questi sei prodotti. I negozi in MLC non subiranno un impatto così forte, poiché non dispongono della maggior parte di questi alimenti.
Le segnalazioni telefoniche si unirebbero ai 7.000 ispettori che il MFP ha pronti per far rispettare la disposizione.
La viceministra delle Finanze, Lourdes Rodríguez, conferma che agli ispettori si sono aggiunti funzionari che sono stati formati per far rispettare il Decreto 30, che regola il contrasto alle violazioni dei prezzi.
Recentemente, la viceministra delle Finanze e dei Prezzi di Cuba, Lourdes Rodríguez Ruiz, ha avuto una riunione tesa con imprenditori e dirigenti di micro e piccole imprese per informarli sulla decisione di porre un tetto ai prezzi dei prodotti di prima necessità.
Nell'incontro, i commercianti hanno evidenziato tre problemi strutturali dell'economia cubana che rendono difficile per loro conformarsi a quanto stabilito dal governo: la distorsione del tasso di cambio, la pressione fiscale sulle microimprese e la scarsità di carburante per il trasporto delle merci.
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