Yuliet Mijenes, una cubana che vive negli Stati Uniti da un anno, ha condiviso su TikTok un'esperienza che ha risvegliato in lei emozioni contrastanti. Nel suo video, ha raccontato come visitare un mercato latino la abbia fatta sentire una miscela di gioia e tristezza nel vedere prodotti che le ricordavano la sua terra.
"Quando vanno in un mercato latino e si trovano di fronte a prodotti che ricordano il loro paese... non so se è mai capitato a voi che vi si formi un nodo in gola", ha commentato @ym.scpa visibilmente emozionata nel suo video, dove ha raccontato che la sua reazione era dovuta sia al fatto di sapere che molti di quei prodotti non si trovano più a Cuba, sia al fatto che per la sua famiglia mangiarli sarebbe un lusso. "Non ho parole per spiegare cosa ho provato oggi", ha aggiunto.
Tra i prodotti che l'hanno riportata alla sua infanzia ha menzionato una barra (flauta) di pane, i tamales, i biscotti dolci Festival, i Pellys di prosciutto e persino il sapone Lux. "È stata una gioia vedere prodotti che mi hanno ricordato la mia terra, molti con la mia bandiera", ha aggiunto la cubana, che ha riconosciuto che trovarli le aveva anche causato una profonda nostalgia.
Il video ha toccato il cuore di molti utenti che si sono sentiti identificati con le sue parole: "Ti capisco, sono del Venezuela e nel mio paese c'è di tutto, ma è costoso, quindi è un lusso"; "Ho pianto quando sono andato a Houston e ho mangiato una pizza cubana, un tamal e un frullato di mamey"; "Quando mi chiederanno cosa voglio che mi portino da lì già so che voglio Pellys di prosciutto"; "Orale, che bello"; "Ti dà una nostalgia", "Supporto totale!", hanno lasciato nei commenti.
La testimonianza di questa giovane madre cubana -che in più di un'occasione ha mostrato orgoglio per quanto ottenuto nel paese- si unisce a quella di molti altri cubani emigrati, che condividono sui social i loro sentimenti e reazioni di fronte alle 'prime volte' in altri paesi o l'impatto per il triste contrasto tra ciò che possono godere al di fuori del loro paese e la dura realtà che sopportano i loro cari a Cuba.
Che ne pensi?
COMMENTAArchiviato in: