La recente misura dell'Empresa Eléctrica de La Habana di implementare blackout "solidali" di due ore nella capitale ha generato una forte polemica sui social media.
Mentre L'Avana si prepara ad affrontare i tagli di luce, molti cittadini delle province hanno espresso la loro indignazione, sottolineando che queste interruzioni non sono comparabili con le lunghe ore di blackout che subiscono quotidianamente da diversi anni.
Il detonatore della controversia sui social media è stata una pubblicazione su Facebook dell'utente Pedro de Jesús López Acosta. Dopo aver espresso il suo malcontento, il cubano ha criticato quello che considera un trattamento diseguale tra L'Avana e il resto delle province.
Secondo López Acosta, mentre nella capitale i blackout sono giustificati per "emergenze", nelle province avvengono in modo costante e prolungato a causa del deficit di generazione elettrica. Questa situazione, a suo avviso, è un'evidenza della "sfacciataggine" e della mancanza di "empatia" delle autorità.
Le parole di López Acosta hanno risuonato tra molti utenti di Facebook, che hanno condiviso la loro frustrazione di fronte a quella che considerano una distribuzione iniqua dei blackout.
López Acosta indica nel suo post che L'Avana potrebbe consumare fino al 25% dell'elettricità del paese, il che solleva dubbi sulla proporzionalità dei tagli rispetto al resto delle province.
Da parte sua, l'Empresa Eléctrica de La Habana ha chiesto alla popolazione della capitale di adottare misure di risparmio per evitare sovraccarichi nelle reti e ridurre le interruzioni, qualcosa che è stato percepito come una richiesta tardiva e fuori luogo da molti residenti delle province.
Questo episodio sottolinea le crescenti tensioni tra la capitale e il resto del paese, in mezzo a una crisi energetica che sembra non avere fine.
Cosa ne pensi?
COMMENTAREArchiviato in: