Il Tribunale Provinciale di Villa Clara ha respinto l'appello di quattro giovani cubani condannati dalla giudice Melody González Pedraza, che di recente ha richiesto asilo negli Stati Uniti e ha rivelato irregolarità nel processo giudiziario.
La sessione di appello, che si è svolta giovedì sotto rigorose misure di sicurezza e con una notevole presenza della polizia. In questa hanno testimoniato militari coinvolti nel caso e che la difesa aveva richiesto che non comparissero.
Al termine dell'udienza, il Tribunale ha confermato le condanne nonostante le accuse di irregolarità procedurali, ha riferito Martí Noticias.
I giovani, Andy Gabriel González Fuentes, Eddy Daniel Rodríguez Pérez, Luis Ernesto Medina Pedraza e Adain Barreiro Pérez, sono stati condannati originariamente a maggio per il reato di attentato, accusati di lanciare cocktail molotov contro obiettivi della polizia nel novembre del 2022.
Il processo è stato presieduto dalla giudice Melody González Pedraza, che lo scorso maggio ha chiesto asilo negli Stati Uniti e ha denunciato di essere stata sotto pressione per condannare i giovani.
José Miguel Barreiro, fratello di uno degli accusati, ha espresso in dichiarazioni a Martí Noticias la sua frustrazione per le restrizioni imposte durante il processo.
Affermò che nonostante le richieste della difesa affinché non comparissero militari coinvolti nel caso, questi testarono dopo una pausa.
La situazione della giudice González Pedraza ha ulteriormente complicato il contesto del processo, dopo essersi trasferita negli Stati Uniti e aver criticato il sistema giudiziario cubano per la sua "doppia moralità e debolezza".
La conferma delle condanne è stata ricevuta con disapprovazione dalle famiglie dei condannati, che hanno denunciato un processo truccato e un'ingiustizia flagrante.
Yannes Pérez, madre di Barreiro Pérez, ha qualificato il processo come "una farsa" e ha criticato l'assenza di figure chiave durante l'udienza.
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