L'Osservatorio Cubano dei Diritti Umani (OCDH) ha denunciato la morte di un detenuto a Cuba, a causa di un virus e per le sofferenze fisiche e psicologiche subite dal prigioniero da parte dei suoi carcerieri.
"Il 31 luglio scorso è deceduto nel distaccamento numero 6 del carcere provinciale di Kilo 7, situato nella provincia di Camagüey, il detenuto comune Ariel López La Torre, di 36 anni", ha detto OCDH sui social media X.
Il recluso aveva chiesto ai capi della prigione che venisse rispettato il suo diritto alla pena minima, ma gli è stato negato.
OCDH ha anche messo in evidenza la critica situazione igienico-epidemiologica nel carcere di Ariza, nella provincia di Cienfuegos. In quel centro si segnalano contagios per diverse malattie, oltre alla mancanza di risorse mediche necessarie per assistere i detenuti.
Tra le malattie più comuni ci sono la dengue, il virus Oropouche, la scabbia, i virus digestivi e la tubercolosi. I medici affermano di non avere sufficienti medicinali per assistere i detenuti e non li isolano nemmeno quando sono malati, il che provoca un aumento dei contagi.
In numerose occasioni, l'OCDH ha ricevuto denunce da parte di detenuti provenienti da diverse prigioni del paese, i quali segnalano scarsa assistenza medica, mancanza di farmaci, alimentazione inadeguata e irregolarità nel sistema penitenziario cubano.
Queste denunce sottolineano la vulnerabilità e l'abbandono che subiscono i detenuti nelle istituzioni penitenziarie dell'isola.
L'organizzazione non governativa Cubalex ha lanciato una guida pratica, rivolta ai familiari dei prigionieri, per proteggere i diritti in prigione. L'iniziativa fornisce strumenti utili in un contesto in cui la giustizia e il rispetto dei diritti umani sono costantemente messi alla prova.
Cubalex ha denunciato che negli ultimi due anni sono stati segnalati 56 decessi di persone che erano sotto custodia delle autorità cubane. La violenza è la principale causa di morte in questi casi.
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