Cubana Yusneilys Guzmán perde in semifinale nella lotta libera olimpica.

La cubana Yusneilys Guzmán non ha potuto fronteggiare la qualità dell'indiana Vinesh Vinesh (0-5) nelle semifinali dei 50 chilogrammi dello stile libero femminile e dovrà lottare per la medaglia di bronzo a Parigi 2024.

Nonostante la sua insistenza, Guzmán è stata dominata dall'inizio alla fine dopo aver debuttato in grande stile contro la favorita turca Evi Demirhan (7-6) e aver sconfitto per superiorità (10-0) ai quarti la lituana Gabija Dilyte.

Tuttavia, "La Chiqui", come la conoscono molti, è già diventata la prima lottatrice dell'isola a vincere due combattimenti in eventi olimpici, il che dimostra la sua ascesa dopo aver regnato ai Giochi Panamericani di Santiago del Cile 2023.

Allo stesso modo, pochi minuti prima, Gabriel Rosillo ha ceduto di fronte all'armeno Artur Alexanián (3-5) in un grande combattimento e è rimasto a un passo dalla contesa per la medaglia d'oro dei 97 chilogrammi.

In quello che molti consideravano una finale anticipata, il santiaguero, campione universale a Belgrado 2023, ha messo in campo tutte le sue tecniche, ma non è riuscito a sconfiggere un uomo che ha conquistato quattro corone a livello planetario e ha conosciuto la gloria a Rio de Janeiro 2016.

Così, l'antillano dovrà combattere anche per la medaglia di bronzo per non andare via a mani vuote dalla competizione, mentre Alexanián ha preso la rivincita dalla sconfitta nella finale dell'ultimo torneo del mondo.

Prima della lotta in questione, Rosillo ha dovuto venire da dietro per superare drammaticamente il tedesco Lukas Lazogianis (7-5) al suo debutto e poi nei quarti ha eliminato 5-2 il finlandese Arvi Savolainen.

La maggiore delle Antille vibrerà oggi con il combattimento tra due dei suoi figli: la leggenda Mijaín López e Yasmani Acosta, rappresentante del Cile, nella finale dei 130 chilogrammi dello stile greco.

López, considerato il “GOAT” della disciplina, cercherà tra pochi minuti la sua quinta corona sotto i cinque cerchi, dopo le vittorie consecutive a Pechino 2008, Londra 2012, Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020.