Enorme mobilitazione dentro e fuori dal Venezuela in denuncia della frode elettorale.

Le manifestazioni, che si sono svolte in diverse città del mondo, mirano a denunciare la mancanza di trasparenza nelle elezioni di domenica scorsa.

María Corina Machado en manifestación en Venezuela © X/Comando ConVzla
María Corina Machado in manifestazione in VenezuelaFoto © X/Comando ConVzla

Migliaia di venezuelani si sono mobilitati questo sabato dentro e fuori dal paese in una protesta di massa contro il presunto frode elettorale perpetrato da Nicolás Maduro nelle recenti elezioni.

Le manifestazioni, che si sono svolte in diverse città del mondo, mirano a denunciare la mancanza di trasparenza e a richiedere il riconoscimento del vero vincitore, Edmundo González.

La leader oppositrice María Corina Machado si è rivolta a migliaia di manifestanti che sono arrivati nella piazza di Las Mercedes, Caracas, nonostante la crescente repressione, e ha trasmesso loro un messaggio di speranza e resistenza.

“Voi siete gli eroi di questa storia. Ogni venezuelano che non si è arreso, che sa che abbiamo vinto. Edmundo González è il presidente eletto e la nostra bandiera del Venezuela è il simbolo di libertà. Il Venezuela sarà libero molto presto”, ha sottolineato.

In un altro momento del suo discorso, ha aggiunto: “La gente è con noi. Abbiate la convinzione che questo va oltre di noi. È una lotta per il bene, per la dignità umana. Andiamo con fermezza, resilienza, con fiducia. Siamo uniti e sappiamo cosa dobbiamo fare”.

Le manifestazioni di questo sabato non si sono limitate al Venezuela, dove venerdì Nicolás Maduro è stato proclamato vincitore delle elezioni, nonostante i verbali pubblicati diano come chiaro vincitore Edmundo González, con oltre 30 punti di vantaggio.

A Atlanta, una folla si è riunita per esprimere il proprio sostegno, proclamando: “ATLANTA FILANTE! Sono 7.156.462 motivi per continuare a far sentire la nostra voce insieme al presidente eletto Edmundo González e la leader María Corina Machado. Sappiamo che abbiamo vinto, ha vinto il Venezuela!”.

A Miami, i venezuelani hanno mostrato la loro solidarietà: “Continuiamo uniti e più forti che mai! I venezuelani a Miami sanno che anche se è stato loro impedito di votare, hanno vinto e oggi alzano la voce per i più di 7 milioni che hanno votato”.

Da Berlino, i manifestanti hanno intonato con fervore l'inno nazionale: “ABBASSO LE CATENE! Berlino si veste di tricolore in supporto al Venezuela. Facciamo sentire la nostra voce!”.

In Argentina, specifically in Neuquén, i venezuelani si sono fatti sentire: “ABBIAMO VINTO! e i venezuelani a Neuquén lo sanno. Con il cuore rivolto verso il Venezuela e in supporto al presidente eletto Edmundo González. Facciamo valere i nostri diritti!”.

La mobilitazione globale continuerà a denunciare la frode elettorale e fino al ripristino della democrazia in Venezuela, hanno detto i manifestanti.

Allo stesso tempo, cresce la pressione internazionale affinché venga riconosciuta la volontà del popolo venezuelano.

La vigilia, diversi paesi come Argentina, Perù, Ecuador, Costa Rica, Uruguay e Stati Uniti hanno riconosciuto González come presidente eletto legittimo del Venezuela.

Maduro, da parte sua, ha scatenato una forte repressione che ha causato almeno 17 morti e ha arrestato più di 1000 manifestanti nelle ultime ore.

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