Cubani sotto altre bandiere a Parigi 2024: Ana Laura Portuondo, la ribellione nel tatami

Anche se scrive e legge rapidamente, la sua storia è stata complessa: è passata da promessa in ascesa a sanzionata per doping; poi ha smesso di allenarsi per oltre un lustro e è tornata solo per realizzare il sogno olimpico.

  • Redazione di CiberCuba

Ana Laura Portuondo © IJF Media Team, International Judo Federation
Ana Laura PortuondoFoto © IJF Media Team, Federazione Internazionale di Judo

Ana Laura Portuondo è nata a Matanzas, Cuba, ma vive in Canada da quando aveva tre anni. La sua formazione come judoca è avvenuta nel paese che l'ha accolta, una storia diversa rispetto al resto degli atleti dell'isola che rappresentano altre nazioni ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

La sua carriera sui tatami non è stata facile. La narrazione, anche se viene scritta e letta rapidamente, è stata estremamente complessa: è passata da promessa in ascesa a sanzionata per doping; poi ha smesso di allenarsi per oltre un lustro e è tornata alla ricerca di realizzare il sogno olimpico.

Dentro di quell'insieme di situazioni, Ana Laura ha sofferto molto per la sanzione dell'AMA (Agenzia Mondiale Antidoping). “È frustrante sapere che quel salbutamolo per via inalatoria, come lo uso io, non ha effetto sulle prestazioni, ma poiché era una sostanza vietata dall'AMA (Agenzia Mondiale Antidoping), sono stata sanzionata per due anni e questo ha implicato che non potessi partecipare ai Giochi Olimpici del 2016”, ha detto recentemente in un'intervista a Cubanet.

Vale sottolineare che la giovane è asmatica sin da piccola; tuttavia, questo argomento è rimasto in sospeso. “Mi hanno sospeso per due anni e mi hanno tolto ogni tipo di sovvenzione. Non potevo andare ad allenarmi con la squadra, non potevo entrare in nessun tipo di centro nazionale riconosciuto, e quella è stata la parte più difficile”, ha ricordato nel dialogo.

Poco dopo, la AMA cambiò le sue regole e il farmaco smise di essere sulla lista proibita.

Portuondo è tornata nel 2017, ma una commozione cerebrale l'ha di nuovo allontanata dal cammino verso il successo. Sono passati diversi anni lontano dalle competizioni e dall'adrenalina, dal fare ciò che sapeva e le piaceva. Solo una richiesta familiare l'ha spinta a riprovarci.

“Mia sorella mi ha convinto a provarci un'altra volta”, ha riferito alla rivista El Estornudo, e il ritorno è stato trionfale, poiché a gennaio del 2024 ha vinto il Campionato Nazionale del Canada e si è qualificata poco dopo in un torneo continentale.

Così, questo 2 agosto, nei primi momenti dei più di 78 chilogrammi del judo femminile nei presenti Giochi Olimpici, Portuondo affronterà la nicaraguense Izayana Marenco. L'obiettivo sarà salire sul podio, sente di possedere il talento e, in un certo modo, la vita deve gratificare la sua integrità e ribellione nonostante i momenti amari.

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