Guardacostas degli Stati Uniti rimpatriano 17 balseros cubani intercettati vicino ai Cayo della Florida.

Il gruppo di migranti rimpatriati a Cuba era composto da 11 uomini, tre donne e tre minorenni - di sette, 10 e 16 anni -.

Balseros cubanos repatriados (foto de referencia) © X/@minint_cuba
Balseros cubani rimpatriati (foto di riferimento)Foto © X/@minint_cuba

Agenti della Guardia Costiera degli Stati Uniti (USCG) hanno intercettato 17 migranti cubani in alto mare, vicino ai Cayos della Florida, e li hanno rimpatriati giovedì a Cuba.

In un breve comunicato sulla rete sociale X, la USCG ha informato che i 17 cubani sono stati intercettati a 24 miglia a sud dei Cayos Marquesas, durante "un tentativo di migrazione marittima illegale" che è stato rilevato da un equipaggio aereo di quell'agenzia.

Il Ministero dell'Interno (MININT) di Cuba ha indicato sulla stessa piattaforma che il gruppo di migranti rimpatriati il 25 luglio era composto da 11 uomini, tre donne e tre minori - di sette, 10 e 16 anni - che “avevano partecipato a un'uscita illegale dal paese”.

La nota delle autorità cubane non ha specificato quando né da quale luogo dell'isola siano partiti i balseros né altri dettagli.

Il flusso migratorio di cubani verso gli Stati Uniti, sia via mare che via terra, non mostra segni di voler giungere al termine.

Solo a giugno scorso, 17.563 cubani sono entrati attraverso le frontiere degli Stati Uniti, secondo i dati pubblicati dall'Ufficio delle Dogane e Protezione delle Frontiere (CBP). Di quel totale, 6.216 lo hanno fatto via mare, il che conferma che continua l'afflusso di rifugiati cubani nel paese nordamericano.

Il governo statunitense continua a insistere sul fatto che tutte le persone che tentano o arrivano illegalmente via mare non potranno rimanere nel paese, saranno processate secondo le leggi e le politiche degli Stati Uniti, e rimpatriate nel loro paese d'origine o in quello di partenza.

I migranti che arrivano via mare e vengono arrestati dalla Pattuglia di Frontiera dopo aver toccato il suolo statunitense, vengono processati per essere rimandati nel loro paese d'origine dall'agenzia per l'Immigrazione e il Controllo delle Dogane (ICE) e dall'Ufficio di Detenzione e Deportazione (ERO), con il divieto di rientrare legalmente in quel paese per cinque anni.

Nonostante i tentativi delle autorità di dissuadere i balseros cubani, la migrazione illegale via mare continua a essere un'opzione per coloro che desiderano a tutti i costi lasciare il paese e non hanno altre vie per farlo.

La crisi a Cuba continua a generare un esodo massiccio e irregolare dall'isola verso gli Stati Uniti, nonostante gli sforzi dell'amministrazione Biden per indirizzare questo flusso attraverso vie legali come il parole umanitario. Da gennaio 2023, quando è stata approvata questa iniziativa, fino alla fine di giugno dell'anno attuale, 106.757 cubani sono stati beneficiati dal programma.

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