In mezzo a un clima caratterizzato da alte temperature e un aumento delle precipitazioni, il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) ha emesso un'allerta per l'aumento dei casi di dengue negli Stati Uniti.
Il comunicato, emesso il 25 giugno dalla Rete di Allerta Sanitaria, notifica ai fornitori di assistenza sanitaria, alle autorità sanitarie pubbliche e alla popolazione il maggiore rischio di infezione in questo periodo, in linea con la tendenza internazionale registrata nel 2024.
Secondo il documento, quest'anno è stata rilevata la più alta incidenza di casi di dengue, poiché "dal 1 gennaio al 24 giugno 2024, i Paesi delle Americhe hanno segnalato più di 9,7 milioni di casi di dengue, il doppio rispetto al 2023 (4,6 milioni di casi)".
Allo stesso modo, l'allerta, diffusa anche sul social network X, segnala il risorgimento dei casi di dengue a livello mondiale dopo la pandemia di COVID-19, poiché nel 2023 sono stati segnalati più di 4,6 milioni di casi e 4.000 morti nella regione, evidenziando l'impatto del clima in questa stagione dell'anno sulla trasmissione della dengue, che "raggiunge il suo picco durante i mesi più caldi e umidi in molte regioni tropicali e subtropicali".
Questo aumento non è estraneo al territorio statunitense, poiché rapporti recenti indicano che Porto Rico ha dichiarato uno stato di emergenza sanitaria (1.498 casi), mentre sono stati identificati 745 malati tra i viaggiatori del paese nordamericano.
L'allerta indica ai fornitori di assistenza sanitaria di adottare alcune precauzioni, tra cui il monitoraggio delle persone con febbre che siano state in aree con trasmissione frequente o continua nei 14 giorni precedenti e di richiedere i test diagnostici appropriati.
Inoltre, il testo raccomanda di promuovere misure di prevenzione delle punture di zanzara, con particolare attenzione ai territori e stati liberamente associati classificati come aree con trasmissione frequente o continua del dengue: Porto Rico, Samoa Americana, Isole Vergini Americane, Stati Federati di Micronesia, Repubblica delle Isole Marshall e Repubblica di Palau.
Nelle altre parti del paese la trasmissione è stata limitata, "con casi sporadici o piccoli focolai in Florida, Hawaii e Texas"; tuttavia, il documento segnala la presenza di casi anche in Arizona e California.
Recentemente, il Dipartimento della Salute della Florida ha reso noto le statistiche in aumento legate alla malattia, principalmente casi importati da Cuba, e ha dettagliato che tra l'1 gennaio e il 21 maggio, lo stato ha riportato 180 casi di dengue, la maggior parte nel contea di Miami-Dade.
Il CDC ha ricordato che la sintomatologia della malattia compare dopo un periodo di incubazione di cinque a sette giorni e "si manifesta come febbre accompagnata da segni e sintomi come nausea, vomito, eruzione cutanea, dolori muscolari, articolari, ossei, dietro agli occhi e alla testa, o bassi livelli di globuli bianchi".
Igualmente, alertò che è stata evidenziata una forma più grave della malattia, la quale include vomito persistente, accumulo di liquidi, sanguinamento dal naso o dalle gengive, ingrossamento del fegato, stanchezza e dolore addominale.
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