Parla l'autore del controverso manifesto di Fidel Castro a Miami: "Rimane comunque un paese libero"

Claude Taylor, il promotore del controverso cartello, si è rivolto alle persone infastidite dal cartellone pubblicitario e ha suggerito che finanziassero un altro simile con l'immagine del presidente del Venezuela, Nicolás Maduro.

Polémico cartel en Miami. © X / Claude Taylor
Cartellone controverso a Miami.Foto © X / Claude Taylor

Claude Taylor, leader of an anti-Trump Political Action Committee responsible for a billboard in North Miami comparing Donald Trump to Fidel Castro and labeling him as a "dictator," stated on social media on Wednesday that "the USA remains a free country."

In una pubblicazione su social media X, Taylor ha dichiarato: "Odi il nostro manifesto? Indovina un po'? Questo paese rimane ancora libero.", in risposta ai sostenitori di Trump che hanno chiesto che il manifesto venga rimosso.

Inoltre, ironicamente, ha invitato coloro che hanno protestato contro il manifesto a contribuire a realizzarne uno su Nicolás Maduro, attuale presidente del Venezuela.

In un altro post sul social network X, Taylor si è rivolto alle persone arrabbiate avvertendole: "Non vi piace Fidel come dittatore, ma siete disposti ad abbracciare una dittatura sotto Trump".

Allo stesso tempo, sarcasticamente chiese: "Dovremmo mantenere il cartello posizionato per un'altra settimana?"

Il controverso cartellone è stato collocato a Miami nel bel mezzo della campagna elettorale per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024.

L'annuncio è sull'Autostrada Palmetto, all'altezza di Avenida 67. È stato pagato dal gruppo Mad Dog PAC e mostra l'immagine dell'ex presidente Trump di fronte a quella del defunto leader cubano Castro, con il messaggio "No ai dittatori, no a Trump".

Il PAC è stato fondato dal democratico Taylor, che è stato impiegato alla Casa Bianca durante l'amministrazione di Bill Clinton.

Il confronto ha scandalizzato i sostenitori di Trump, che sostengono che sia inappropriato equiparare l'ex presidente repubblicano a Castro.

Recentemente, un gruppo di cubani residenti a Miami ha espresso la loro indignazione promettendo che, se la pubblicità non verrà rimossa, chiuderanno l'Autostrada Palmetto in segno di protesta.

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