Le autorità italiane hanno diagnosticato il primo caso in Europa di febbre di Oropouche in un paziente che aveva recentemente viaggiato a Cuba.
Il Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologiche dell'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) ha notificato il caso alle autorità sanitarie locali della regione del Veneto, così come ai servizi internazionali di informazione e sorveglianza, secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul giornale La Repubblica.
La paziente, una donna italiana di 26 anni senza precedenti medici rilevanti, ha visitato Ciego de Ávila, Cuba, dal 12 al 26 maggio 2024, in qualità di VFR (Visiting Friends and Relatives), ha detto la Fondazione IO, dedicata allo studio e al controllo delle Malattie Infettive nel mondo.
Al suo ritorno in Italia il 26 maggio, la viaggiatrice ha presentato sintomi preoccupanti: diarrea, malessere generale, febbre alta, forte mal di testa, nausea, artralgie e dolore retroorbitario, ma non ha mostrato eruzione cutanea né esantema.
Inizialmente, è stato sospettato il dengue a causa della leucopenia (linfopenia) osservata, ma i test rapidi per il dengue, così come la RT-PCR per i virus del dengue, Zika e chikungunya, sono risultati negativi.
Tuttavia, la paziente ha informato che i suoi familiari a Cuba presentavano sintomi simili, il che ha portato i medici a eseguire un test RT-PCR specifico per il virus dell'Oropouche (OROV), confermando così l'infezione.
Il virus è stato isolato nel laboratorio di biosecurità di livello 3 del dipartimento, un passo cruciale per sviluppare test diagnostici specifici e studi sulla capacità dei vettori (zanzare e simuli) di trasportare il virus, vettori che sono anche molto diffusi in Italia.
La febbre di Oropouche è causata dal virus omonimo (OROV), scoperto nel 1955 nel sangue di un lavoratore forestale di Trinidad e Tobago.
È un virus ampiamente diffuso nella regione amazzonica, trasmesso agli esseri umani principalmente dalle punture di moscerini e zanzare", ha spiegato Federico Giovanni Gobbi, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologiche dell'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.
Si tratta di una delle arbovirosi più diffuse in Sud America, con oltre 500.000 casi diagnosticati dal 1955, sebbene questo numero sia probabilmente sottostimato a causa delle risorse diagnostiche limitate disponibili nelle aree colpite.
Recentemente, tra la fine del 2023 e il 2024, sono stati segnalati focolai di febbre di Oropouche in Bolivia, Brasile, Colombia, Perù e, in modo allarmante, anche a Cuba.
Nell'isola caraibica sono stati segnalati casi a Santiago de Cuba, Villa Clara, Mayabeque e altre provincie.
Cosa ne pensi?
COMMENTAREArchiviato in: