Una lavoratrice della pastorizzatrice di Santiago di Cuba ha denunciato questo lunedì le condizioni precarie della mensa e la scarsa qualità del cibo servito ai dipendenti dell'ente.
"Molti tavoli e poche sedie, non c'è neanche dove sedersi, e guarda il cibo, questo non è adatto nemmeno per i cani," ha espresso la donna con indignazione in una denuncia che il giornalista indipendente Yosmany Mayeta ha condiviso su Facebook.
Le immagini condivise dal comunicatore rivelano le pessime condizioni esistenti in questa struttura di Santiago di Cuba, situata sulla strada del Caney, legata alla produzione di prodotti caseari derivati dal latte.
Nelle immagini si può vedere un locale di grandi dimensioni privo di sedie e tavoli, mentre la qualità del cibo è molto scadente.
Lo scorso maggio, gli studenti della Scuola di Iniziazione Sportiva (EIDE) Capitán Orestes Acosta a Santiago di Cuba hanno denunciato che il cibo che ricevono in questo istituto scolastico, sia a pranzo che a cena, consiste sempre in riso e piselli.
Mayeta si è solidarizzata con la richiesta degli studenti, che hanno chiesto di rendere pubblica su Facebook la precaria situazione alimentare che stavano affrontando.
Il governo di Cuba, in mezzo a una profonda crisi economica, non è stato in grado di fornire condizioni di vita dignitose né agli studenti con borsa di studio né ai detenuti nelle istituzioni penitenziarie.
Il deterioramento delle condizioni di vita nelle prigioni cubane ha allarmato i familiari dei detenuti, che hanno denunciato la mancanza di un'alimentazione adeguata, la scarsità di farmaci, insufficienze nei prodotti per l'igiene e condizioni generali inaccettabili.
L'attivista Ania Zamora, madre di Sissi Abascal, una prigioniera politica di 26 anni condannata a sei anni di carcere per aver partecipato a manifestazioni nel luglio del 2021, ha dichiarato al media Martí Noticias che la crisi colpisce i detenuti e le loro famiglie, che "devono portare loro tutto".
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