La stampa ufficiale pubblicizza l'importazione di auto a Cuba: e il blocco?

La stampa ufficiale del regime cubano promuove l'importazione di automobili nell'isola nonostante il discorso governativo si basi sulla giustificazione dell'embargo come responsabile delle limitazioni e del disastro economico nel paese.

Il portale Cubadebate afferma che "l'importazione di auto a Cuba ha registrato una crescita significativa nel corso del 2023, spinta dall'approvazione della Legge 83 del Consiglio dei Ministri, normativa che ha aperto le porte ai cittadini cubani per importare auto nuove o usate".

Indica che l'isola è diventata uno dei mercati di importazione di auto in più rapida crescita.

I privati sono stati i maggiori acquirenti di auto, rappresentando il 40% delle importazioni, e si sono orientati verso le auto elettriche a causa dei vantaggi fiscali e dei bassi costi di manutenzione, sottolinea il giornale.

Indica, inoltre, che sull'isola i marchi più acquistati sono Changan, BYD, Wuling e Hozonauto, con modelli come il Lumin, Seagull, SongPlus Yuan Plus, Bingo, Neta V e Neta U.

Cubadebate promuove "la affidabilità e la qualità dei marchi giapponesi", e pubblicizza che i modelli di Toyota come Hilux, Hiace, Corolla, Fortuner e RAV4; il furgone di Mitsubishi L200; e i modelli di Suzuki come Swift, Spresso e Ertiga, sono i marchi più richiesti dalle Piccole e Medie Imprese del paese.

Inoltre, pubblicizza presso l'agenzia ATR Export, la quale, secondo il giornale, offre un servizio post-vendita che "garantisce la soddisfazione a lungo termine del cliente".

Cubadebate evita parlare dell'importazione di auto dagli Stati Uniti, da dove sono state introdotte lo scorso anno vetture di varie tipologie per un valore di quasi 10 milioni di dollari, secondo le statistiche del Consiglio Economico e Commerciale EE.UU.-Cuba (USCTEC).

Durante il 2023 sono stati importati nell'isola veicoli nuovi per un valore di 357.442 dollari, auto usate (4.385.612 dollari) e camper (186.500 dollari).

Questo, nonostante il regime basi il suo discorso sulle presunte restrizioni dell'embargo.