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Gli imprenditori statunitensi e cubani esplorano le opportunità agricole per progressi concreti

Imprenditori americani e cubani stanno discutendo all'Avana per rafforzare l'agricoltura e la sicurezza alimentare nell'isola, ma non hanno ancora segnalato alcun accordo in merito.

Empresarios estadounidenses y cubanos © Prensa Latina
Imprenditori americani e cubani Foto © Prensa Latina

Politici e uomini d'affari degli Stati Uniti e di Cuba hanno avviato un nuovo ciclo di dialogo all'Avana per identificare opportunità di business nel settore agricolo depresso dell'isola.

Le conversazioni tra i rappresentanti dei due paesi avvengono nel mezzo di una grave crisi alimentare a Cuba, che lascia migliaia di famiglie senza accesso a prodotti di base come latte, pane o caffè.

Membro del Congresso degli Stati Uniti Rick Crawford Ha sottolineato l'importanza di questi incontri come segno di progresso, anche se ha ammesso che "non sono ancora dove vorrebbero", riferendosi ai pochi risultati che hanno avuto questi colloqui, che si stanno regolarizzando.

Crawford ha sottolineato che il la sicurezza alimentare è un pilastro essenziale della sicurezza nazionale per qualsiasi paese. Ha celebrato il crescente appoggio negli Stati Uniti alle iniziative che cercano di normalizzare le relazioni economiche e commerciali con Cuba.

Paolo Johnson, leader della Coalizione Agricola USA-Cuba ("Focus Cuba"), ha ricordato che l'istituzione lavora ininterrottamente da dieci anni. Lui ha espresso la speranza che vengano realizzati progetti vantaggiosi per entrambi i paesi.

La delegazione degli Stati Uniti è composta da rappresentanti agricoli di varie parti del paese, mentre la parte cubana comprende funzionari governativi e rappresentanti di micro, piccole e medie imprese.

Nel mese di febbraio, una delegazione di funzionari statunitensi ha visitato l'Avana per valutare le possibili opportunità investimenti nel settore agricolo.

L’Associazione Nazionale dei Dipartimenti di Stato dell’Agricoltura (NASDA) ha affermato che l’obiettivo dell’incontro era svelare le possibili barriere commerciali affrontate dai prodotti agricoli americani e ottimizzare le dinamiche politiche che governano il commercio bilaterale.

La stampa ufficiale cubana insiste che le attuali interazioni commerciali nel settore agricolo, tra Cuba e gli Stati Uniti, si svolgono in "condizioni svantaggiose" a causa delle imposizioni dei settori anticubani.

Sottolineano che l’attivismo degli agricoltori nordamericani è stato fondamentale per l’approvazione della legge sulla riforma delle sanzioni e sull’espansione delle esportazioni nel 2000, che consente a Cuba di acquistare cibo negli Stati Uniti.

Tra questi prodotti ci sarebbe il pollo, un alimento che ha salvato la dieta di migliaia di cubani nel mezzo dell’attuale carenza, l’unica carne a cui la maggior parte dei cubani alla fine avrà accesso.

Il regime ha affermato che l'80% della superficie agricola del paese è gestita da forme di gestione privata, tra cui più di 3.000 cooperative e circa 404.400 proprietari terrieri organizzati in più di 405mila aziende agricole.

Questi dati riflettono un panorama agricolo diversificato e ampio, fondamentale per lo sviluppo dei progetti discussi in questi incontri con imprenditori statunitensi.

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