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El Chacal dice sì alla celebrazione della Giornata del Patrimonio Cubano allo stadio Miami Marlins

L’esule cubano non vuole dimenticare che l’anno scorso, durante la partita di baseball tra Cuba e gli Stati Uniti, ai tifosi fu impedito di entrare nello stadio Marlins con maglioni e cartelli con la scritta “Patria y Vida”.


El Chacal ha confermato la sua partecipazione alla celebrazione della Giornata del Patrimonio Cubano nello stadio Marlins di Miami, evento che nelle ultime settimane ha generato molte polemiche tra gli esuli cubani e che avrà luogo il 18 maggio.

In conferenza stampaI Miami Marlins hanno annunciato cosa hanno in programma per questa celebrazione e hanno confermato l'esibizione del suonatore di reggaeton che rappresenterà gli esuli cubani in quella città.

“Non trascureremo la cosa più importante, chiediamo innanzitutto la libertà per Cuba, la libertà per tutti i prigionieri politici, che ci sia un cambio di regime”, ha detto El Chacal ai media.

Attraverso i social network, il cantante reggaeton ha aderito alla promozione dell'evento che, assicura, sarà una grande festa una partita di baseball tra i Miami Marlins e i New York Mets e buona musica.

L'esule cubano non è disposto a dimenticare quello scorso anno durante la partita di baseball tra Cuba e gli Stati Uniti nel World Classic Ha impedito ai tifosi di entrare nello stadio dei Marlins con maglie e manifesti con la scritta “Patria y Vida”.

Per questo motivo molti cubani hanno rifiutato qualsiasi evento che includesse Los Marlins attraverso le reti sociali. Agli artisti cubani piace Eduardo Antonio, piace agli influencer Ragazzi di Los Pichy e la squadra Miguelín Follies, e atleti famosi come Yordenis Ugás Hanno rifiutato l’invito a partecipare alla celebrazione della Giornata del Patrimonio Cubano.

Oltre a El Chacal, uno degli artisti ospiti sarà Leoni Torres, che prima della partita canterà a cappella l'inno nazionale cubano.

Viste le critiche ricevute per aver accettato di partecipare all'evento, Leoni ha affermato così Non lo ha fatto per i Marlin ma per “i cubani oppressi nella nostra terra”.. L’inno di lotta deve essere cantato dove tutti possano vederlo”.

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Deneb Gonzalez

Redattore di CiberCuba Entertainment


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