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Sono più di 10.400 i migranti cubani detenuti in Messico nel primo trimestre del 2024

Sebbene non si tratti del numero più elevato di persone detenute, in una lista composta da cittadini venezuelani, l'immigrazione è un fenomeno che continua a preoccupare le nazioni coinvolte.

Cubanos migrantes en México © X / INM (Detención de migrantes en carretera de México)
Migranti cubani in Messico Foto © X / INM (Detenzione di migranti sull'autostrada in Messico)

Più di 10.400 cubani sono stati detenuti dalle autorità messicane per l'immigrazione nel primo trimestre dell'anno in corso, secondo i dati del Unità per le politiche migratorie del Ministero dell'Interno dal paese azteco.

Con quella cifra, 10.464 per l'esattezza, l'isola caraibica occupa la nona posizione tra i paesi con il maggior numero di persone detenute in territorio messicano.

Totale, Le autorità messicane hanno individuato 359.697 "persone in situazione di immigrazione irregolare" tra gennaio e marzo 2024, con un incremento del 199,68% rispetto a 120.029 nello stesso periodo del 2023.

I primi sono i venezuelani, di cui 89.718 persone non sono riuscite a raggiungere la frontiera con gli Stati Uniti, quasi una su quattro del totale, il 24,94%, precisa l'agenzia. QUALE.

Dietro di loro ci sono: Honduras (37.323), Ecuador (36.956), Guatemala (36.934), Colombia (21.534), Nicaragua (18.711), El Salvador (17.720) e Haiti (16.791).

I dati, pubblicati sabato scorso, arrivano in un momento in cui I presidenti di Stati Uniti e Messico hanno annunciato che adotteranno misure immediate per ridurre "in modo significativo" gli attraversamenti irregolari di migranti al confine tra i due paesi.

Lunedì scorso, 29 aprile, Joe Biden e Andrés Manuel López Obrador hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui rivelano di aver parlato telefonicamente domenica 28 aprile del loro continuo impegno nel rafforzare la cooperazione bilaterale e regionale a beneficio della loro gente.

"Nel breve termine, i due leader hanno ordinato alle rispettive squadre di sicurezza nazionale di lavorare insieme per attuare immediatamente misure concrete per ridurre significativamente gli attraversamenti irregolari delle frontiere, tutelando al tempo stesso i diritti umani", si legge nel testo.

La situazione nel confini messicani, sia al sud, con il Guatemala, che al nord, con gli Stati Uniti, vive da anni una forte tensione a causa dell'arrivo di migranti che sfuggono alle condizioni politiche, economiche e sociali sfavorevoli che vivono nei loro paesi, la maggioranza governata da regimi autoritari.

Tapachula, nel sud del Messico e patria di numerosi migranti, è forse la città più colpita dal fenomeno, anche se il futuro di queste politiche resta da vedere.

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