APP GRATIS

Suor Nadieska sul Primo Maggio: "Le persone che non vogliono partecipare se ne vanno perché c'è in gioco qualche beneficio"

"Come è possibile celebrare una giornata di riconoscimento per i lavoratori se al rientro a casa vi aspettano blackout e tavoli vuoti?"

Marzo per il Primo Maggio all'Avana Foto © Granma / Luis Alberto Portuondo

La Superiora delle Figlie della Carità a Cuba, Suor Nadieska Almeida Miguel, ha inviato un messaggio ai cubani che hanno partecipato mercoledì agli eventi ufficiali del Primo Maggio.

Nadieska, forte critica del regime, ha sottolineato la contraddizione di celebrare la Giornata dei lavoratori in un Paese in cui i loro diritti non sono rispettati e si è chiesto se tali diritti siano riconosciuti anche dai lavoratori.

"È un altro giorno al servizio di un sistema economico che non rispetta i diritti umani più elementari. Dovrebbe quindi essere un appuntamento per riflettere sul rispetto dei nostri diritti e sull'esercizio dei nostri doveri", ha affermato.

In un testo condiviso sul suo Facebook, la religiosa ha ricordato che ci sono lavoratori cubani in carcere solo per aver chiesto al governo di ripristinare i loro diritti, come quello di avere buon cibo, un salario dignitoso, condizioni di lavoro sicure e la possibilità di esprimersi liberamente.

"Come può un popolo che lavora andare a marciare e festeggiare quando ha dei figli che stanno scontando condanne ingiuste? Questa marcia chiede forse la libertà per i loro figli? Com'è possibile che un giornata di riconoscimento per i lavoratori se al rientro a casa li attendono blackout e tavoli vuoti"?" chiese.

Cattura su Facebook / Nadieska Almeida

La religiosa cubana ha accusato il governo di minacciare gli studenti di privarli del diritto agli esami se non avessero partecipato alle marce. Denunce simili sono state denunciate dai lavoratori dell'azienda farmaceutica BioCubaFarma di Santiago de Cuba, che Sono stati sanzionati per non aver partecipato alla parata.

"Che tristezza vedere persone che non vogliono partecipare e se ne vanno perché è in gioco qualche vantaggio. Non giudico, mi chiedo semplicemente per quanto tempo permetteremo che ci si giochi la coscienza", ha sottolineato suor Nadieska.

Migliaia di persone, la maggior parte dei quali lavoratori di aziende statali e studenti, hanno partecipato agli eventi per il Primo Maggio indetto dal governo nonostante la grave crisi nazionale, con continui blackout, penuria alimentare e collasso di servizi fondamentali come sanità e istruzione.

Cosa ne pensi?

VEDI COMMENTI (2)

Archiviato in:


Hai qualcosa da segnalare?
Scrivi a CiberCuba:

editores@cibercuba.com

+1 786 3965 689