Manuel Milanés chiama i media cubani dopo essere stato accusato di terrorismo.

L'influencer cubano Manuel Milanés ha contattato i media statali cubani Granma e Canal Caribe per richiedere spiegazioni dopo essere stato accusato di terrorismo da loro.


L'influencer cubano Manuel Milanés ha chiamato la redazione del quotidiano Granma e al Canal Caribe, per chiedere risposte dopo che entrambi i media ufficiali cubani lo hanno catalogato come terrorista, seguendo le direttive del Ministero dell'Interno (MININT) e del governo dell'isola, includendolo, insieme ad altre persone, nella cosiddetta "Lista Nazionale dei Terroristi" pubblicata nella Gaceta Oficial n. 83 del 7 dicembre 2023.

Nella chiamata effettuata all'organo ufficiale del Partito Comunista di Cuba, Milanés chiede quali siano i criteri su cui si basano per qualificarlo come terrorista. Un interrogativo che non riceve risposte da parte del giornalista, che, nel video, è evidente come rimanga senza parole di fronte alle domande dell'influencer.

La pubblicazione ufficiale cubana ha lanciato gravi accuse contro importanti attivisti, oppositori e membri della società civile cubana in esilio, tra cui Milanés, definendoli "terroristi" e affermando che sono coinvolti in un piano per incitare a uno sciopero generale nei giorni 10 e 11 dicembre, coincidente con la Giornata Internazionale dei Diritti Umani, secondo un articolo pubblicato il 2 dicembre scorso.

Come ogni giustificazione che il regime dell'Avana usa per cercare di deviare l'attenzione su questioni di cui non hanno prove, mentre ci sono problemi maggiori nel paese, come le carenze, l'alta violenza e l'antipatia popolare, il rapporto suggerisce che queste azioni sono istigate dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, in uno sforzo per "riscaldare la fine dell'anno" nel paese.

Per di più, anche da Canal Caribe hanno messo a disposizione le loro redazioni per unirsi a questo coro di accuse. Lo stesso Milanés li ha anche interpellati.

In questa occasione, a rispondere al suo chiamato è stata Dayana Natacha Romero, presumibilmente la Capo Redattrice di quel canale ufficiale cubano, la quale, di fronte alle domande dell'influencer, ha deciso di terminare la chiamata immediatamente.

Lo scorso 7 novembre, L'Avana ha reso pubblica la lista di 61 persone e 19 entità accusate di sponsorizzare il terrorismo a Cuba, nella quale sono inclusi diversi fascicoli investigativi.

Vari diversi inseriti in questo elenco hanno risposto, in toni e stili diversi, ma fino ad ora tutti hanno concordato nel sottolineare che il passo compiuto dal regime non significherà per loro un cambiamento nella loro intenzione di denuncia contro il governo cubano.

Nel caso di Manuel Milanés, al venire a conoscenza della nuova mossa del regime, ricorse a una breve pubblicazione in cui fece uso di ironia e assicurò che "non spendessero più inchiostro".

"Varie volte in Con Filo, Mesa Redonda, Guerrero, Razones de Cuba, Juventud Rebelde, NTV, Granma, un Tweet di DiazK e ora Gaceta Oficial, @PartidoPCC. Non sprecate più inchiostro. Questo è un viaggio senza ritorno e io ho già bruciato le navi", ha scritto.

Da parte sua, oltre alla lista, il regime cubano ha minacciato di estradare e processare in assenza i cittadini inclusi nella recente "Lista Nazionale dei Terroristi" che si trovano in esilio in paesi terzi.

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