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Cuba: La Sicurezza dello Stato minaccia di incarcerare il dottor Alexander Pupo

"Non commetto un crimine, dico solo la verità. In un paese democratico questo non è un motivo per andare in prigione."

Alexander Pupo Casas © Alexander Pupo Casas/Facebook
Alessandro Pupo Casas Foto © Alessandro Pupo Casas/Facebook

Questo articolo è di 3 anni fa

La Sicurezza dello Stato ha minacciato di incarcerare il medico cubano Alexander Pupo Casas per le sue posizioni apertamente critiche nei confronti del regime dell'isola.

"Con questo post informo tutti i media internazionali che oggi un funzionario della sicurezza dello Stato ha promesso di mettermi in prigione", ha annunciato su Facebook il medico cubano.

"Non commetto alcun crimine e tutto ciò che dico è protetto dai miei diritti costituzionali di buon cubano. Qualsiasi causa di cui potrò essere accusato sarà un crimine inventato e chiedo che la comunità internazionale e tutti i media siano attenti a ciò potrebbe succedere anche a me", ha ribadito.

L'operatore sanitario ha fatto sapere agli agenti della Sicurezza di Stato che con le loro minacce e intimidazioni contro di lui e la sua famiglia non fanno altro che confermare tutto ciò che pensa su di loro.

"Non commetto un crimine, dico solo la verità. In un paese democratico questo non è un motivo per andare in prigione", ha detto.

Ieri Alessandro Pupo Casas è andato alla Sicurezza dello Stato in una diretta per ribadire pubblicamente che nessuno lo paga per i suoi post sui social media.

"Faccio le mie pubblicazioni perché mi vengono in mente, perché è quello che vedo ogni giorno", ha detto.

Per la sua posizione contro il regime di Castro, lo scorso dicembre questo medico cubano è stato costretto a dimettersi all'esercizio della sua carriera di Neurochirurgo residente presso l'Ospedale Provinciale Ernesto Che Guevara di Las Tunas.

Il giovane aveva denunciato diverse situazioni con cui i cubani devono confrontarsi quotidianamente, come l'apertura di negozi nella MLC, lo stile di vita dei leader o la comparsa di Decreti Legge che minacciano l'esercizio dei Diritti Umani.

Da allora, Pupo Casas non ha smesso di essere vittima di molestie come arresti, interrogatori e minacce da parte della Sicurezza dello Stato.

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